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Arriva la quarta Lisbeth Salander, Amazon gira una serie tv con la protagonista di Millennium

Amazon Prime Video sta sviluppando una serie televisiva dedicata alla tormentata hacker in passato incarnata da Noomi Rapace, Rooney Mara e Claire Foy: sarà una produzione autonoma rispetto alla serie di romanzi aperta da Uomini che odiano le donne, già portati sul grande schermo in cinque film.
A cura di Valeria Morini
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Lisbeth Salander avrà la sua quarta incarnazione dalla pagina scritta allo schermo, stavolta quello televisivo. L'affascinante e tormentata hacker creata dalla penna di Stieg Larsson per la trilogia "Millennium", personaggio iconico e centrale di una serie di film a partire da"Uomini che odiano le donne" sarà al centro di una serie tv sviluppata da Amazon Prime Video. La notizia arriva da Variety, che parla di una produzione incentrata su Lisbeth e autonoma dai libri. Resta ancora il mistero su chi interpreterà la protagonista, che in passato ha avuto il volto di Noomi Rapace, poi di Rooney Mara e quindi di Claire Foy.

Lisbeth al centro della serie

In attesa di conoscere cast e autori, sappiamo che la produzione esecutiva sarà curata da Andy Harries ( "The Crown", "Strike Back" e "Outlander") e Rob Bullock ("Strike Back", "The Night Manager"). Amazon Studios e Left Bank produrranno in associazione con Sony Pictures Television. Anche la trama al momento è ignota, ma è ufficiale che la serie non si baserà su nessuno dei romanzi: sarà una storia completamente nuova e con personaggi inediti, ambientata ai giorni nostri. L'unico legame con la fonte originale sembra essere dunque Lisbeth, giovane donna bisex dal look punk che lavora come pirata informatico per le aziende ed è fortemente segnata da un passato di abusi e problemi psichiatrici.

La saga Millennium, libri e film

Facciamo un po' di chiarezza sulla saga di partenza, che ha avuto una storia decisamente complicata. Tutto è nato con la trilogia di romanzi thriller "Uomini che odiano le donne", "La ragazza che giocava con il fuoco" e "La regina dei castelli di carta" dello scrittore svedese Stieg Larsson, pubblicati in madrepatria tra il 2005 e il 2007. Al centro, delitti orribili e complotti segreti su cui indaga il giornalista Mikael Blomkvist affiancato dalla hacker Lisbeth Salander. Nelle intenzioni di Larsson doveva essere una serie di dieci romanzi, ma il progetto è stato interrotto dalla morte prematura dello scrittore, avvenuta nel 2004 per infarto. Crudele ironia della sorte, dunque, l'autore non ha mai goduto del successo immenso delle sue opere, tradotte in una fortunata trilogia cinematografica di produzione svedese con Michael Nyqvist nel ruolo di Mikael Blomkvist e Noomi Rapace in quello di Lisbeth Salander. I tre film sono stati mandati in onda anche sotto forma di miniserie tv, con l'aggiunta di alcune scene. Nel 2011, poi, David Fincher ha diretto il remake americano di "Uomini che odiano le donne", con Daniel Craig e Rooney Mara. Nel frattempo, il giornalista e scrittore svedese David Lagercrantz ha rimesso mano al materiale scrivendo tre romanzi sequel della saga di Larsson, "Quello che non uccide", "L'uomo che inseguiva la sua ombra" e "La ragazza che doveva morire". Dal primo di questi è stato tratto l'omonimo film con Claire Foy nei panni di Lisbeth e Sverrir Gudnason in quelli di Mikael.

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