Antonio Razzi: “Io a Ballando con le stelle? Se mi prendono vado molto volentieri”
Dopo la parentesi politica che lo ha reso un personaggio andato ben al di là delle cronache dell'emiciclo, Antonio Razzi oggi cerca un'altra strada, nel mondo della televisione. Ci aveva già provato con "Razzi Vostri", coadiuvato da Saverio Raimondo, su Nove Tv. Adesso la sua avventura potrebbe ripartire da "Ballando con le Stelle". Pare sempre più probabile, infatti, un suo coinvolgimento come concorrente della nuova edizione del programma condotto da Milly Carlucci, in onda su Rai1 al sabato sera tra inverno e primavera. Intervistato dai conduttori del programma radiofonico Un giorno da Pecora, Razzi ha commentato così l'eventualità di una sua partecipazione:
Io concorrente a Ballando con Le Stelle? Se mi prendono vado molto volentieri, me lo auguro, speriamo, mi piacerebbe, ma le riserve devono scioglierle quelli che organizzano.
Razzi mostra tutta la sua intraprendenza: “Nella vita si dice impara l'arte e mettila da parte: io non mi tiro mai indietro, anche al vostro ‘Sanremo da Pecora' ho partecipato, e ballato, anche se non sapevo farlo”. Quanto allo stile di ballo con il quale crede di avere più confidenza, Razzi non ha dubbi:
“In Svizzera, quando ero giovane, ero campione di rock and roll, facevo di tutto. Da quando sono sposato, però, non ho più ballato”.
Domanda finale d'obbligo, punterà alla vittoria? La risposta è inequivocabile: “Voglio vincere in qualsiasi cosa faccio, altrimenti me ne resto a casa”.
Dal Senato all'imitazione di Crozza, breve storia di Antonio Razzi
Dopo una legislatura da senatore nelle fila di Forza Italia, Antonio Razzi non è stato ricandidato dal partito alle scorse elezioni del 4 marzo. Nel corso del suo mandato a palazzo Madama si è reso protagonista delle cronache per il suo ruolo nelle relazioni estere, che lo ha portato ad incontrare il dittatore coreano Kim Jong-Un. Inevitabilmente, tuttavia, a fissare nell'immaginario collettivo Antonio Razzi è stata l'imitazione di Maurizio Crozza, capace di immortalare al meglio l'ex senatore nella sua propensione al trasformismo politico.