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Antonio Caprarica: “A Londra ho imparato a farmi le canne, mai stato con una prostituta”

L’ex corrispondente Rai parla a ruota libera, rievocando il periodo passato nella capitale britannica: “Ho imparato come rollarmi le canne, giocare a poker e baciare”.
A cura di Valeria Morini
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Sorprende per le sue dichiarazioni Antonio Caprarica, ex corrispondente della Rai a Londra, che ha svelato curiosi particolari al programma La Zanzara su Radio 24. Tra spinelli, prostitute e legalizzazione delle droghe leggere, il giornalista parla a ruota libera.

Dopo una carriera di inviato in Medio Oriente, Caprarica ha vissuto nella capitale inglese dal 1997 al 2006 e ancora dal 2010 al 2013, anno in cui ha lasciato la Rai dopo un divorzio turbolento dalla tv pubblica. Ecco cosa racconta del periodo londinese, in cui non mancarono le sperimentazioni:

Mi facevo le canne, a Londra. Dove ho imparato come rollarmi le canne, giocare a poker e baciare. Me le sono fatte per un periodo, breve, mi veniva mal di testa. Sono a favore della legalizzazione, la droga leggera fa meno male dell’alcol.

Il giornalista, sposato con la pianista russa Iolanta Miroshnikova conosciuta a Mosca, ha parlato anche di prostituzione:

Non pago per quello che si può avere gratis. La multa ai clienti mi sembra demagogia. Mai andato con una prostituta, mai andato in un bordello. Non pago per quello che posso prendere gratis.

Caprarica sui vitalizi, l'immigrazione e la questione Napoli-Sun

L'intervista ha quindi virato il discorso sul piano della politica e dell'attualità. Caprarica si è detto favorevole ai vitalizi per i parlamentari ("La politica è una professione che deve essere fatta da professionisti. Arrivano alla vecchiaia ed è giusto che prendano la pensione") e ha espresso un'opinione molto decisa sulla questione migranti.

Ne ho le tasche piene. Seguiamo le fregnacce di quelli come Salvini che dicono c’è un’emergenza. Ma quale emergenza. Siamo 60 milioni, e non siamo in grado di accogliere 150mila o 200 mila persone. Dobbiamo accoglierli tutti, certo. Ci servono drammaticamente. Non vedo nessuna ragione per non accogliere in un Paese a crescita sotto zero gente che vuole fare figli e costruirsi un avvenire. Un Paese ridotto a venerare personaggi che non danno uno straccio di futuro e speranza. Quando avremo al Quirinale un consigliere militare di pelle nera come lo scudiero appena nominato dalla Regina Elisabetta?

Infine, è netto anche il commento sull'inserimento da parte del tabloid inglese Sun di Napoli tra le 10 città più pericolose del mondo: “Sono favorevole alla libertà di stampa con alcune ragionevoli eccezioni, tra cui il Sun. Sono superficiali. Potremmo ricordare che negli ultimi sei giorni si è verificata una roba che nemmeno  Napoli. Aggressioni all’acido compiute da ragazzini di 15 anni a bordo di motorino a danno di coetanei, colpiti e spossessati del mezzo. Ma a Londra non c’è quella caratteristica folkloristica che c’è a Napoli, la criminalità organizzata, le paranze dei bambini armate. Tecnicamente, quella del Sun è una cazzata”.

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