Antonella Clerici gioca la carta Maelle, la figlia in diretta a Portobello
L'operazione "Portobello" è la sfida in cui Antonella Clerici ha scelto di lanciarsi per inaugurare una nuova stagione della sua carriera professionale. Un programma pesante, sia per l'imponente storia di questo titolo ideato da Enzo Tortora, sia per la concorrenza difficile con cui la conduttrice deve misurarsi ogni sabato sera, quella di "Tu si que vales" su Canale 5, con Maria De Filippi.
E Antonella Clerici, il cui stile televisivo va sempre nella direzione della totale osmosi con il pubblico, ha scelto di esporre il proprio privato, portando in trasmissione sua figlia Maelle e i due cani domestici (Argo e Pepper). L'occasione è stata quella della richiesta di uno dei protagonisti della puntata di sabato 24 novembre, che ha proposto un calendario alternativo interamente dedicato agli onomastici dei cani. Maelle è quindi entrata in studio con i suoi cani e a guardarle in studio, nascosto dietro le telecamere, c'era anche il compagno della Clerici, Vittorio Garrone.
Inevitabilmente una decisione di questo tipo balza agli occhi se la si vuole leggere con un pizzico di malizia, immaginando che la conduttrice abbia voluto coinvolgere la propria famiglia per generare una maggiore attenzione sul programma, viste le difficoltà di "Portobello" in termini di ascolti nelle prime settimane, nonostante si tratti di un programma dalle origini nobili, condotto con il proverbiale garbo e la gentilezza della Clerici. La distanza rispetto al competitor è rilevante, "Tu si que vales" sta registrando degli insospettabili record numerici ed è importante lo scarto di seguito dei due programmi. Antonella Clerici aveva premesso sin da subito che sarebbe stata una sconfitta, contando sugli effetti del tempo e sulla necessità di sedurre il pubblico col passare delle settimane. Che la presenza di Maelle in studio, oltre ad un semplice gioco, possa essere funzionale a questo scopo, è cosa piuttosto chiara e altrettanto legittima.