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Anna Safroncik: “Ho avuto un’adolescenza difficile, mi sentivo brutta”

L’attrice ucraina confessa a Tv Sorrisi e Canzoni i retroscena della sua vita privata, dal trasferimento in Italia alla distanza dal padre. Adesso vuole una famiglia.
A cura di Fabio Giuffrida
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anna safroncik

C'è chi se la ricorda per il suo ruolo a "Centovetrine" dove interpretava la perfida Anna Baldi, c'è chi invece non perde una puntata de "Le Tre Rose di Eva", 12 puntate per Canale 5, dove la bellissima Anna Safroncik interpreta Aurora, e in lei un po' si rivede. Crede nell'amore, è combattiva ma soprattutto non ha avuto un'adolescenza facile: è ucraina e il padre, che abita a Kiev, le manca ancora tanto. Eppure in Italia ha trovato la sua fortuna e ha avuto subito successo nel mondo dello spettacolo, basti pensare alla fascia di Miss Toscana e alla sua ottava posizione a Miss Italia nel 1998. Da Don Matteo a Carabinieri, da Angelo il Custode a Vento di Ponente 2, da La Figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa a Il falco e la colomba. Una carriera tutta in salita che la Safroncik non si sarebbe mai potuta immaginare, nemmeno nelle più rosee aspettative.

Ha un umorismo ucraino, ovvero finisce per diventare comica, per far ridere gli altri perchè è sempre l'ultima capire le battute. Ma Roma le ha insegnato tanto, racconta a Tv Sorrisi e Canzoni: adesso riesce a ridere di gusto ed anche al momento giusto. L'Aurora de "Le tre rose di Eva" ha poco da ridere perchè gliene succedono di tutti i colori, dal momento che lotta per rivendicare la sua felicità. E incredibilmente anche la bellissima Safroncik si ritrova in lei:

Ho avuto un’adolescenza difficile, ho dovuto cambiare nazione e fare i conti con la distanza di un padre che adoro e che purtroppo è rimasto a Kiev. Mi è mancata tanto la figura paterna, come ad Aurora del resto. E poi mi riconosco nel suo forte senso della famiglia, nella sua visione romantica dell’amore. Infatti penso di essere single proprio per questo.

Crede nell'amore, quello che acceca, quello che fa perdere ogni contatto con la realtà e che lotta per non lasciarsi piegare dai problemi, dalle distanze o anche dai complotti. La Safroncik è molto romantica e ritiene di vitale importanza la determinazione, il coraggio e la fede che permettono di superare i brutti momenti, questo infatti le ha insegnato suo padre:

Ci ho sempre creduto e voglio continuare a credere all'amore. Non so se è vero o no, ma chi ci crede vive meglio […] Bisogna avere determinazione, cadere e rialzarsi fa parte della vita e si deve sempre reagire. C’è una frase di mio padre che mi aiuta nei momenti più difficili: “La vita è fatta di strisce bianche e strisce nere: e anche questa passerà”. La trovo confortante. Io credo che nel lungo termine il bene paghi sempre. Ci vogliono coraggio e fede.

La Safroncik non è credente perchè non ha potuto avere un'educazione cattolica visto che, cresciuta sotto il comunismo, non le è stato possibile praticare una religione. Ma l'attrice ucraina crede a un qualcosa di spirituale, di più grande di lei, lo sente presente, anche se ancora non riesce a dargli un nome. Sul successo de "Le Tre Rose di Eva", nella quale ha recitato anche il tronista Francesco Arca, la Safroncik ha dichiarato:

È una grande storia italiana, scritta benissimo. Quando ho cominciato a leggere la sceneggiatura non riuscivo a staccare gli occhi dai fogli e ogni volta aspettare che arrivasse il copione della puntata successiva era un’agonia, volevo sapere come andava a finire. E oggi che tutti mi chiedono: ma chi ha ucciso Luca Monforte? Io rispondo: sapeste quanti mesi ho aspettato io per scoprirlo! […] Quando leggo i copioni di un nuovo lavoro, vado sempre in un bar, mi siedo e ascolto le storie delle persone vicine. Mi è utile per trovare spunti e rendere più reale il personaggio che devo interpretare. Ricordo che in Aurora c’è molto della storia di una ragazza che un giorno era seduta al tavolo accanto al mio, e raccontava la sua incredibile vita a un’amica.

Da adolescente si sentiva brutta, vestiva con maglioncini rosa e i focchi nei capelli e i ragazzi non la corteggiavano mai. A 17 anni, mentre tutti gli altri si divertivano, lei iniziava a lavorare e veniva etichettata come una "secchiona": studiava infatti per il film "C'era un cinese in coma" del grande regista Carlo Verdone. Voleva superare questa prova, voleva dimostrare a tutti di essere all'altezza, studiando – quasi senza sosta – recitazione. Adesso la situazione si è ribaltata, lei è una delle donne più belle dello show business e non ha più l'ansia di piacere a tutti i costi:

Forse grazie al personaggio di Aurora sono più consapevole e tranquilla: prima avevo sempre l’ansia di dimostrare qualcosa, mentre adesso non credo che piacere per forza a tutti debba essere l’obiettivo di una persona. Cerco di sviluppare altre qualità: leggere, studiare canto, musica, ballo, regia e scrivere sceneggiature. Prima mi preoccupavo molto di più del mio aspetto fisico, il mio stile di abbigliamento era il bon ton: la camicia e il pantalone perfettamente stirati. Oggi sono sempre in jeans e maglietta. Credo che nella vita quello che abbiamo da regalare, quello che emoziona, è in fondo proprio la nostra fragilità.

"Il Commissario Nardone" e "Le Trose di Eva 2" saranno i suoi prossimi impegni professionali. Il primo andrà in onda ad Ottobre su Rai 1 con Sergio Assisi ed è ambientato negli anni '50 dove la Safroncik interpreta una donna infiltrata nella malavita. Su "Le Tre Rose di Eva" anticipa soltanto che succederanno "cose pazzesche". Il suo sogno, come quello di ogni donna, rimane quello di avere una famiglia oltre che.. volare ad Hollywood.

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