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Verissimo 2020/2021

Andrea Roncato: “Ho impiegato poche ore a uscire dal ‘tunnel della droga’, mai stato accanito”

Andrea Roncato, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, si dice infastidito dal continuo gossip riferito al periodo in cui ha fatto uso di sostanze stupefacenti. L’attore spiega: “Mai stato un accanito, ne facevo uso solo per sentirmi figo. Ho impiegato poche ore a uscire dal ‘tunnel della droga’”.
A cura di Stefania Rocco
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Andrea Roncato, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo, ha precisato di non essere mai stato un accanito consumatore di droga. A distanza di anni dal periodo più difficile della sua vita, l’attore si ritrova sempre più infastidito dal fatto di vedersi accostare a una circostanza ampiamente superata. Rivela, forse pericolosamente, di essere riuscito a fare a meno di certe sostanze subito dopo averlo deciso:

C’è stato un periodo in cui la droga mi veniva offerta e non sapevo dire di no. Non ero un accanito ma volevo fare il figo. Non mi piaceva, non mi dava alcuna sensazione. Ci ho messo due minuti a uscire dal tunnel, non sono mai stato preso più di tanto. Sono stato fortunato, so che ci sono tanti ragazzi che non riescono a smettere. Mi spiace che, ancora adesso, dopo 25 anni, leggo di questo “tunnel della droga”. Quale tunnel, ci ho messo una mattina a uscirne. Scrivevano che bevevo e non era vero. L’ho ammesso per riconoscenza nei confronti del mio pubblico.

I genitori morti poco prima di vederlo realizzato

Roncato ricorda i suoi esordi, quel periodo dolceamaro in cui cominciarono ad arrivare i primi successi. I suoi genitori fecero appena in tempo a vederlo realizzarsi: “In due anni i miei genitori se ne sono andati. Ricordo ancora che Johnny Dorelli salutò carinamente mio padre che era in ospedale. Quando è morto mio padre, è morta anche mia madre. Li ho persi nel periodo in cui avevo cominciato ad avere i primi successi. Se ne sono andati sapendo che tutte le umiliazioni che avevano subito avevano avuto un bello sbocco. Quando fai l’attore, finché non arrivi per la gente sei un po’ un fallito. Chiedevano a mia madre cosa facessi e lei si vergognava, non sapevo esattamente che lavoro facessi”.

Il rimpianto di non avere avuto un figlio

Roncato ha un unico rimpianto: quello di non avere avuto un figlio. Fu ad un passo dal diventare padre qualche anno fa ma, insieme alla sua compagna, decise di abortire. Oggi se ne pente: “Un figlio mi manca. Ne avrei potuto avere uno ma decidemmo di abortire. Me ne sono pentito profondamente. Credo che lasciare un figlio sarebbe la cosa più bella”. E sul legame con Stefania Orlando dice: “Il mio matrimonio è finito perché non andavamo più d’accordo, tutto qua”.

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