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Amore criminale, la storia di Patrizia: lascia il fidanzato, lui la investe e la trascina sull’asfalto

Nella seconda puntata di ‘Amore Criminale’, trasmessa domenica 21 gennaio, Veronica Pivetti ha raccontato la storia di Patrizia, perseguitata e minacciata dall’uomo con cui ha avuto una relazione per 10 anni. La sera del 12 gennaio 2015, il suo ex compagno ha tentato di ucciderla. L’ha investita e ha trascinato il suo corpo sull’asfalto. Patrizia è miracolosamente sopravvissuta.
A cura di Daniela Seclì
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Domenica 21 gennaio, la trasmissione ‘Amore Criminale‘ ha raccontato la storia di Patrizia. La donna ha vissuto una lunga relazione con G.D.G. fatta di promesse mai mantenute e bugie. Quando l'uomo affascinante e premuroso dei primi tempi, si è trasformato in un individuo violento e concentrato solo su se stesso, Patrizia ha deciso di lasciarlo. Così, è iniziato il calvario di una lunga e pericolosa persecuzione.

Patrizia incontra G.D.G. dopo un matrimonio finito

A 30 anni, Patrizia sente di dover ricostruire la sua vita. Il suo matrimonio è naufragato e la donna intende ripartire dal suo bambino. È ancora piccolo e la priorità di Patrizia è preservare la sua serenità. Per prima cosa lascia il nord. Torna nella sua terra d'origine, la Puglia. La famiglia è pronta ad accoglierla per darle una mano, in attesa che si renda indipendente economicamente.

Da lì, dalla terra che l'ha vista nascere, Patrizia dà inizio alla sua nuova vita. L'incontro con G.D.G. sembra provvidenziale. È un imprenditore, un uomo affascinante. Ha dieci anni più di lei. È sposato e padre di tre figli. Tra loro inizia una frequentazione. L'uomo si dice innamorato di lei e assicura di essere pronto a lasciare la moglie per iniziare una nuova vita al fianco di Patrizia.

G.D.G si rivela un uomo violento, Patrizia lo lascia

Patrizia è finalmente felice. È certa di aver trovato l'altra metà della mela. G.D.G. le promette mari e monti e lei crede fermamente alle sue parole. Lo scontro con la realtà è particolarmente doloroso. La maschera del suo compagno cade e così, Patrizia si ritrova davanti un uomo che persegue solo il suo piacere, non conosce altre esigenze se non le proprie e manifesta il suo disappunto con atteggiamenti violenti. La donna gli resta vicino per dieci lunghi anni, poi comprende che non c'è nessun lieto fine da attendere. Lo affronta e tronca la loro relazione.

La persecuzione e il tentato omicidio

G.D.G., ferito nell'orgoglio, non ha alcuna intenzione di lasciarla andare. Per Patrizia è l'inizio di un incubo. L'uomo rende la sua vita un inferno. Si apposta sotto casa, la perseguita con continui pedinamenti, la tartassa con telefonate e messaggi a ogni ora del giorno e della notte e la implora di tornare insieme. Anche le minacce non tardano ad arrivare. Patrizia non cede, non intende tornare sui suoi passi. La sera di lunedì 12 gennaio 2015, la situazione precipita. Patrizia – in auto con il fratello – incontra G.D.G. L'imprenditore tampona l'auto su cui viaggia la sua ex compagna, che tenta di fuggire a piedi. Raggiunge Patrizia la investe e la trascina sull'asfalto per 10 metri poi si schianta contro un muretto.

Patrizia è sopravvissuta e dopo mesi in ospedale si è ripresa

Patrizia viene trasportata in ospedale con prognosi riservata per gravi lesioni alla testa, al tronco e alle gambe. La donna, però, lotta con tutte le sue forze e poco dopo viene giudicata non in pericolo di vita. Seguono mesi difficili, tra ricoveri e percorsi di riabilitazione, ma supera anche quest'ennesima prova e riesce a rialzarsi.

La tesi della difesa e la condanna

Ai Carabinieri giunti sul luogo, G.D.G. racconta di essere svenuto mentre si trovava alla guida e di non essersi accorto di aver investito la sua ex compagna. Anche durante il processo, la difesa sostiene la tesi del malore, affermando che se l'uomo avesse avuto intenzione di uccidere Patrizia, ci sarebbe riuscito. La pena inflitta in primo grado all'imprenditore è di 14 anni di carcere e un risarcimento alla parte lesa. L'accusa è di tentato omicidio. In appello, la pena è stata ridotta a 8 anni.

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