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“Amore criminale”: la storia di Mariella Anastasi, uccisa a picconate dal marito

La nuova edizione del programma di Barbara De Rossi parte con la tragica storia di Mariella Anastasi, assassinata dal marito Salvatore Savalli il 4 luglio 2012 con la complicità dell’amante di lui. L’uomo ha ucciso la moglie colpendola prima con piccone e poi dandole fuoco; la donna era al nono mese di gravidanza.
A cura di Valeria Morini
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Da questa sera, è ripartito "Amore criminale", la trasmissione di Raitre condotta da Barbara De Rossi e dedicata ai fatti di cronaca incentrata su legami sentimentali sfociati nella violenza. "Denunciamo la violenza sulle donne in tutte le sue forme": così la conduttrice ha inaugurato la nuova stagione del programma, partendo dalla storia di Mariella Anastasi. Il 5 luglio del 2012 a Trapani, viene ritrovato il cadavere bruciato della donna, uccisa a colpi di piccone al nono mese di gravidanza. L'omicida è il marito Salvatore Savalli, padre dei suoi tre figli e del quarto bambino in arrivo, che per vent'anni ha sottoposto la moglie a violenze di ogni tipo. Sua complice, l'amante di lui, Giovanna Purpura. A ricostruire la tragica vicenda, oltre agli inquirenti coinvolti nell'indagine, sono state la madre di Mariella, la sorella Manuela, le figlie Annarita e Simona, la cugina Maria.

L'inizio delle violenze

Parrucchiera, amante del disegno, Mariella viene descritta dai familiari come una persona solare e apprezzata da tutti per la sua creatività. Salvatore, considerato una persona chiusa e difficile,  è però geloso, e le chiede di lasciare il lavoro. Mariella accetta, senza sapere che è solo il primo passo di una lunga catena di umiliazioni. La violenza verbale di Salvatore diventa ben presto fisica. Lei non si ribella e accetta le percosse: come spiega la De Rossi, "È vittima di una mentalità secondo la quale la donna deve essere sottomessa". Una delle due figlie della coppia, Annarita, va a vivere dei nonni nonostante il parere contrario del padre. Simona resta invece con i genitori:

Mi sono chiesta perché lei avesse avuto la fortuna di vivere dai nonni mentre io restavo in questa casa degli incubi.

Anche la bambina diventa presto vittima del "padre padrone", tanto da subire anche lei violenze. La prima volta, viene colpita fino a perdere i sensi.

Una volta mi ha lanciato un coltello e mi ha colpito in un occhio, dalla parte del manico.

La crudeltà di Salvatore non risparmia nemmeno il figlio maschio Carlo, tanto che Annarita e Simona chiamano i servizi sociali. A sorpresa, è la stessa Mariella a rassicurare gli operatori: il marito non sarebbe affatto violento, la denuncia delle due ragazze sono solo una bravata. La donna, dunque, non riesce a staccarsi da un uomo che la maltratta e la umilia, per giunta tradendola con numerose donne. Sono infatti molte le reazioni extraconiugali di Savalli.

Dopo 16 anni di matrimonio, Mariella scopre quindi di essere incinta per la quarta volta. Decide di abortire, ma poi ci ripensa. Nonostante le suppliche della sua famiglia, non accetta di lasciare il marito. Come dichiara la sorella Manuela:

Mia sorella, purtroppo, ha amato fino all'ultimo questa persona.

Giovanna Purpura, l'amante complice

La terza protagonista di questa tragica vicenda è Giovanna Purpura, inizialmente fidanzata con il fratello di Salvatore. La donna inizia presto una relazione con quest'ultimo e arriva addirittura a trasferirsi a casa dei Savalli come ospite. È Simona a scoprire la tresca del padre, che non si cura della moglie nemmeno quando deve correre per un controllo medico in ospedale a gravidanza ormai inoltrata. I due amanti progettano forse una vita insieme, ma Mariella, una volta realizzato che il compagno la tradisce, pretende che Giovanna se ne vada immediatamente di casa. Scoppia un'accesa discussione la mattina del 4 luglio: è l'ultimo giorno di vita della donna. Mancano solo due settimane al parto.

L'omicidio

Va in scena il folle piano di Salvatore. L'uomo carica in macchina un secchio, del cemento, un piccone e una tanica di benzina. Inquietante l'ultima affermazione fatta al figlio:

Stasera vedi tua madre morta.

Chiede a Mariella e a Giovanna di accompagnarlo in auto durante una commissione. Dopo aver fatto acquisti, i tre fanno una passeggiata al mare, poi si spostano in un'area isolata. Ciò che è successo dopo resta un mistero, solo in parte svelato dai racconti contraddittori forniti da Salvatore e Giovanna. Questa la ricostruzione fatta dagli inquirenti: le due donne ricominciano a litigare e Salvatore, come progettato, colpisce violentemente la moglie con un piccone. Quindi cosparge il corpo di benzina; come rivelerà l'autopsia, la donna è ancora viva nel momento in cui il marito le dà fuoco, così come la bambina che ha in grembo. Al ritorno a casa, Salvatore racconta ai figli che la madre è scomparsa e li coinvolge in una finta ricerca notturna. I carabinieri, chiamati da Simona, non tardano a capire che il comportamento confuso e sospetto dell'uomo nasconde qualcosa. Il mattino dopo, il corpo viene ritrovato, completamente carbonizzato. Salvatore e Giovanna vengono arestati per il delitto e si accusano a vicenda. Dopo due anni di processo, vengono entrambi condannati all'ergastolo per omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà.

Ecco alcuni dei commenti postati su Twitter dai telespettatori alla terribile storia appena raccontata.

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