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Amministrative 2011: Berlusconi occupa la tv ed è polemica in Rai

Silvio Berlusconi, in vista dei ballottaggi per le elezioni amministrative 2011, sta facendo una vera e propria campagna elettorale televisiva violando i termini di par condicio: la Rai e l’opposizione protesta contro l’abuso.
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berlusconi elezioni 2011

Silvio Berlusconi nei giorni scorsi è stato protagonista di un vero e proprio assedio televisivo: è stato presente in cinque telegiornali nazionali, due reti locali e una radio. In molti hanno commentato la presenza del premier in tv come una sorta di occupazione messa in pratica per fare campagna elettorale in vista degli importanti ballottaggi delle elezioni comunali di Milano e Napoli. Infatti il premier ha commentato i risultati dicendo che i candidati avversari sono ostaggi della "sinistra più estrema e violenta" che sventolando "bandiere rosse con falce e martello" vuole dare le città in mano a islamici e zingari.

Il ritorno di Berlusconi, sceso in campo in prima persona per aggiudicarsi la vittoria strategica nella capitale del Nord e del Sud Italia, non ha riscontrato consensi nè da parte dei suoi avversarsi politici e neppure dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazion (Agcom).

Il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, ha infatti iniziato un'indagine per capire se ci sono gli estremi per eventuali sanzioni e ha quindi telefonato ai presidenti di Rai e Mediaset per avere delucidazioni sulla vicenda. Lo stesso Calabrò ha voluto tranquillizzare i manifestanti riuniti sotto la sede dell'Agcom per protestare contro l'abuso televisivo di Berlusconi: "Gli uffici stanno lavorando e monitorando ora per ora la situazione".

Tutti hanno chiesto un riequilibrio della situazione perchè è evidente la violazione del principio di par condicio elettorale.  Anche Paolo Garimberti, presidente Rai, ha proposto un "riequilibrio tempestivo per dare spazio a punti vista di candidati o leader di partiti diversi da quello del presidente del consiglio".  Per Garimberti, Berlusconi non è stato super partes infatti ha detto: "Un conto è dare una notizia, e il primo commento del Presidente del Consiglio ai risultati delle amministrative certamente lo era. Altro discorso è consentire che questa notizia diventi poi una sorta di comizio, per giunta senza un'adeguata compensazione con opinioni di altri candidati. Questo nessun giornalista dovrebbe mai permetterlo, meno che mai i giornalisti del servizio pubblico che devono sempre avere chiara la missione fondamentale che è affidata loro: informare e dare al cittadino la possibilità di avere un panorama completo delle opinioni".

Un ulteriore appuntamento televisivo di Silvio Berlusconi è previsto per mercoledì 25, a Porta a Porta: il premier si lascerà intervistare da tre giornalisti. Per il leader del Pd, Bersani, l'occupazione televisiva di Berlusconi è segno di paura e disperazione per un risultato politico che potrebbe segnare il declino del suo potere.

Per Berlusconi ciò che importa in questo momento sembra essere vincere i ballottaggi delle elezioni ammininastrative 2011 a tutti costi, si penserà solo successivamente  a risolvere gli eventuali problemi di violazioni messi in atto per farlo.

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