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Ad Amici 12 Miguel Bosé, lo stratega con il mantello, batte Emma Marrone

I due coach di Amici 2013, Miguel Bosé e Emma Marrone, sembrano avere due approcci diversi al loro compito. Bosé privilegia le strategie e candida all’eliminazione persone talentuose come Angela Semerano. Emma fa sì che ogni allievo abbia la giusta visibilità. Quale dei due metodi è quello giusto?
A cura di Daniela Seclì
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La terza puntata di Amici ha visto la disfatta della squadra bianca e la grande delusione di Emma. Già nel corso della settimana, la cantante, aveva rimproverato i ragazzi, dicendo che non era più disposta a sentire le loro lamentele. Li ha incitati ad essere più determinati e coscienti dell’esperienza che stavano vivendo. Una cosa è certa, i due coach che stanno caratterizzando la dodicesima edizione di Amici, hanno degli approcci molto diversi all’assolvimento del loro compito.

Emma si comporta come una sorella, tiene la mano ai ragazzi della squadra bianca, li incoraggia. Alle strategie preferisce privilegiare la visibilità dei ragazzi. Si prende la responsabilità dei loro comportamenti, come si è potuto vedere in maniera evidente nel corso della terza puntata del serale. Emanuele non se l’è sentita di cantare l’inedito che avrebbe aiutato i professori a decidere chi eliminare tra lui e Pasquale. D’altronde il giovane ha più volte lamentato i problemi che ha con quel brano che richiede un’estensione vocale che non gli appartiene. Emma, in lacrime, ha provato a convincerlo dicendogli:

“Io mi metterei in ginocchio per poter cantare davanti ad Al Pacino e al pubblico”

Ma non è bastato a far cambiare idea ad Emanuele, così Emma ha ritenuto opportuno scusarsi col pubblico per lui. Più volte ha precisato che lei non è un’oratrice, né una giocatrice e dinanzi alla doppia eliminazione dei bianchi ha chiarito che non sarà tollerante, che non vuole vedere gente che si dispera ma che si rimbocca le maniche.

Dall’altra parte abbiamo Miguel Bosé, che ha un approccio del tutto diverso. Certo, occorre precisare che Bosé non è un personaggio nato dall’oggi al domani. Ha alle spalle anni e anni di esperienza nel mondo dello spettacolo. Ha respirato quell’aria sin dalla nascita grazie alla madre, l’attrice Lucia Bosé. Non stiamo parlando, quindi, del primo venuto. Conosce le logiche dello spettacolo e le sa sfruttare a suo favore. Ciò si può notare nei siparietti che riesce a ricreare a suo piacimento. Prima improvvisa una sfilata con Emma con tanto di mantello rosso, poi interrompe Maria De Filippi per complimentarsi sia con i ragazzi della squadra blu che con quelli della squadra bianca. Critica le scelte fatte da Emma in risposta alle esibizioni della squadra blu. Sostiene che è importante che vada avanti il talento e poi candida Angela Semerano all’eliminazione. La cantante era di certo una delle concorrenti più talentuose della squadra bianca.

Qual è l’approccio più giusto tra i due? Ovviamente dipende dai punti di vista. Si può vedere Amici come un gioco che, in quanto tale, implica delle strategie. Dunque non occorre guardare in faccia nessuno e se si manda a casa un ragazzo meritevole della squadra avversaria tanto meglio. In questo caso, l’approccio di Miguel Bosé sarebbe di certo il più azzeccato. Se, invece, si vede Amici come un’enorme opportunità per i ragazzi che ne sono protagonisti il discorso cambia. Il coach dovrebbe mettersi in secondo piano e privilegiare le esibizioni dei ragazzi, cercando di sostenerli durante il percorso. In questo caso, sarebbe più giusto l’atteggiamento di Emma. L’unica certezza è che si nota la mancanza del televoto. Chissà come sarebbero andate le cose, se fosse stato il pubblico a dire l’ultima parola.

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