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Alvin: “Terza volta all’Isola? Se si farà in Sardegna sì”

L’inviato dell’Isola dei Famosi parla dell’ipotesi di partecipare alla terza edizione del programma, facendo intuire di non essere molto propenso all’idea.
A cura di A. P.
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Da due anni Alvin è l'inviato all'Isola dei Famosi. Da quando Mediaset ha acquisito il format precedentemente in onda per quasi dieci edizioni su Rai 2, è lui il volto di riferimento della trasmissione dall'Honduras. Lui il destinatario di ogni richiesta e informazione, oltre che delle lamentele dei naufraghi dell'Isola. Alvin ha dimostrato di saper reggere alla perfezione la tensione e i doveri che il ruolo al quale era chiamato comportavano. In queste due stagioni televisive è stato professionale, simpatico, smagliante ed è stato capace di entrare definitivamente nelle grazie del pubblico da casa.

Ma mentre ci sono dei dubbi rispetto all'ipotesi di una terza edizione dell'Isola, ci si chiede se, in quel caso, continuerà ad essere lui l'inviato in Honduras, per la terzae edizione consecutiva. Il conduttore, ospite di Verissimo, programma di cui è volto di riferimento da anni, ha raccontato la sua esperienza di quest'anno, senza tuttavia essere molto chiaro rispetto alla partecipazione alla terza edizione. Anzi, ha semmai lasciato molte perplessitù rispetto all'ipotesi che possaessere davvero lui il prossimo inviato all'Isola dei Famosi 2017: "Lo farò se sarà in Sardegna".

Alvin ha sempre palesato una certa sofferenza ad allontanarsi da casa per un periodo di tempo così lungo. La distanza dai cari è una cosa che soffre molto e anche in trasmissione ha raccontato dell'accoglienza di sua figlia: "Da quando sono tornato mi sta continuamente attaccata e ogni volta che mi allontano mi chiede sempre dove vado". Alvin ha anche descritto alcuni particolari della sua esperienza in Honduras, descrivendo ad esempio i momenti più emozionanti.

Quando sono arrivati i parenti dei naufraghi è stato molto commovente, piangevamo tutti. L'Isola è una cosa vera, inizialmente sono stato duro proprio per far capire ai naufraghi che non c'erano deroghe. Poi dopo ho stabilito un rapporto umano sempre più stretto con loro.

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