Altered Carbon, su Netflix un futuro distopico dove l’anima è digitale
Nel 2384 la coscienza degli uomini è digitalizzata e può restare sigillata all'interno di corpi-custodia di altri uomini che aspettano solo di essere svegliati. Queste custodie possono appartenere a se stessi o essere di altre persone e, quando il corpo muore, l'identità viene contenuta all'interno di una pila corticale. Nel futuro si muore solo quando questa pila corticale viene distrutta. Da questo scenario parte "Altered Carbon", nuova serie tv Netflix disponibile da domani 2 febbraio, con Joel Kinnaman ("House of Cards") e James Purefoy ("The Following").
La trama di Altered Carbon
Tratto da un romanzo distopico di Richard K. Morgan, che prende il titolo della città in cui è ambientato "Bay City", "Altered Carbon" ci racconta la storia di Takeshi Kovacs (Joel Kinnaman), unico ad essere sopravvissuto in coscienza dopo un'insurrezione contro il nuovo ordine mondiale, risvegliato nel corpo di un'agente speciale della polizia di Bay City per volontà di Laurens Bancroft (James Purefoy), miliardario "matusalemme", cioè in grado di assicurarsi infinite vite in infiniti corpi. Qualcuno, però, ha voluto distruggere la sua pila corticale e lui è riuscito a sopravvivere solo grazie ad una copia di backup. In una Bay City che ricorda la Los Angeles di Blade Runner, Takeshi dovrà scoprire cosa si nasconde dietro la volontà di far fuori il miliardario Bancroft.
Cosa si dice della serie tv
Giudizi positivi per "Altered Carbon". Su "Variety" si scrive che "non è una serie perfetta ma riesce rispettare i canoni della fantascienza per la televisione". Ed in effetti siamo di fronti ad una produzione che non ha badato a spese quanto a effetti speciali, questo è un dato che non è mai da trascurare quando parliamo di serie tv sci-fi. Saranno 10 episodi che scorreranno via che è un piacere per gli abbonati Netflix. Il rinnovo ad una seconda stagione? A bocce ferme, appare scontato.