Alessandro Preziosi, principe sfigurato in “La bella e la bestia”
Una "bestia" nell'anima più che nell'aspetto è quella che da stasera e domani sarà su Rai Uno, per un film-tv molto atteso e che vuole concludere l'anno della fiction Rai degnamente. È l'adattamento de "La bella e la bestia", il racconto del ‘700 di Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, prodotta da Rai Fiction, Lux Vide e Telecinco Cinema con Alessandro Preziosi nel ruolo del principe Leon DalVille, la "bestia", e Blanca Suarez in quello di Bella Dubois.
Ma non sarà la solita "favola", quanto una rilettura che ne esalta gli aspetti psicologici. La "bestia" è, appunto, nell'animo del principe Leon, cinico e cattivo, misogino, odia le donne al punto da divertirsi a prenderle in giro. Una difesa, dato che soffre ancora per la perdita di sua moglie. La trama segue le vicende di Bella, ragazza solare e bellissima che vive ancora con suo padre, il mercante Maurice (Massimo Wertumuller), indebitato nei confronti del principe Leon DalVille e costretto a vendere la sua nave. Per scongiurare la cessione della nave, Belle decide di ripagare il debito andando a servizio del principe nel suo castello. Belle avrà l'opportunità di scoprire, giorno dopo giorno, il lato umano della "bestia". Nel cast anche Giusy Buscemi, Francesca Chillemi, Giovanni Calcagno, Francesca Beggio e Jaime Olias.
Gli autori hanno presentato così il progetto in conferenza stampa:
L’idea di fondo che sin da subito ci ha animato era quella di non puntare sulla mostruosità fisica del personaggio della Bestia– e quindi sul trucco, sull’effetto speciale- come i nostri illustri predecessori avevano fatto, ma di giocare invece sulla mostruosità psicologica e morale. La Bestia ha assunto così i connotati di un principe bellissimo, dal volto solo parzialmente deturpato, ma dall’animo incancrenito; un uomo che odia le donne, che ama umiliarle e manipolarle, che seduce per distruggere; un essere cinico e crudele che deride i sentimenti e ogni spinta ideale perché ha deciso di soffocarli perfino dentro sé, e che per questo si diverte a dimostrare– anche solo per il gusto di vincere una scommessa– come nessuno sia impermeabile al male e al vizio. Un antieroe che trova il suo naturale antagonista nell’eroina della favola, la coraggiosa e altruista Bella, non meno di quanto lei trovi un’antagonista in lui.