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Alessandro Gassman e la carriera di Leo: “La sera che ha vinto Sanremo mi stavo sentendo male”

L’attore è stato ospite di Mara Venier a Domenica In, raccontando del suo prossimo lavoro in Tv, della sua infanzia, la famiglia e alcuni temi sociali urgenti, come quello del razzismo. Ma si è soffermato anche sulla carriera di suo figlio Leo, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, raccontando un aneddoto particolare sulla sera in cui fu annunciata la vittoria.
A cura di Andrea Parrella
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Alessandro Gassmann si è raccontato a Domenica In, alla vigilia della partenza della fiction di Rai1 in 4 puntate che lo vede protagonista, dal titolo Io ti cercherò. Oltre all'aspetto lavorativo, l'intervista è stata come sempre occasione per un racconto più ampio della vita del personaggio, che può vantare la possibilità di raccontare aneddoti con protagonisti alcuni dei personaggi più noti della storia del cinema e dello spettacolo italiano. L'attore ha ripercorso anche i momenti della sua infanzia, descrivendola come "fortunata, sono nato e cresciuto con due genitori molto amorosi nei miei confronti. Famiglia benestante, mi poteva andare molto peggio. Amavo stare molto da solo, non amavo festeggiare il mio compleanno. Non mi piaceva avere amichetti a casa. Oggi sono molto diverso. Ero geloso delle mie macchinine e delle mie cose, amavo molto stare a contatto con la natura e le case sugli alberi. Mia madre mi chiamava il ragazzino selvaggio come il film di Truffaut". 

L'incontro con Mara Venier è stato anche occasione affinché Gassman potesse dare sfogo al suo impegno sociale, parlando di temi di attualità come il tema ambientalista e l'odio razziale, toccando il caso dell'omicidio di Willy Duarte. "Troppo spesso – ha detto l'attore – quando parliamo di questi drammi tendiamo ad etichettare come mostri quelli che li commettono. Ma dobbiamo capire da dove nascono. Dalla disinformazione, dalla non sufficiente presenza dello Stato nelle periferie delle città italiane. Dobbiamo cercare di trovare delle soluzioni".

Non poteva mancare un passaggio sulla sua esperienza da padre di Leo, che nei mesi scorsi ha vinto Sanremo. Interessante che lui, figlio d'arte, affronti il tema di una condizione che suo figlio sta in parte rivivendo, ma che lui sposa a pieno, raccontando le emozioni della sera di febbraio scorso in cui venne annunciata la vittoria del figlio al Festival, tra i giovani. Una passione che Gassman ha sempre assecondato, sostenendo suo figlio anche quando era concorrente a X Factor, nel 2018.

La sera che ha vinto Sanremo mi stavo sentendo male veramente, ho fatto un grido disumano e mi stavano per cacciare dall’hotel nel quale soggiornavo. Ho aperto la finestra e ne ho fatto un altro, non so perché, fuori! […] Lui fa il cantante e io faccio l’attore. Io mi faccio i fatti miei e lui fa la sua cosa benissimo. Ovvio che se mi chiedi chi è il miglior cantante pop italiano, ti dico Leo Gassman!

In chiusura Gassmann si è esibito in un commovente monologo, recitando una poesia del 2004 di Elli Michler, "Ti dedico tempo".

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