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Alessandro Gassman a tutela degli artisti: “Aiutare chi percepisce stipendi normali”

Alessandro e Leo Gassman ospiti di “Che tempo che fa” per sensibilizzare sul tema degli aiuti ai lavoratori dell’industria dell’intrattenimento: “Sfatiamo il mito. Qui stiamo parlando di gente che percepisce stipendi normali, gente che guadagna cifre normali. C’è bisogno di sicurezze per tutti”.
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Alessandro e Leo Gassman ospiti di "Che tempo che fa" per sensibilizzare sul tema degli aiuti ai lavoratori dell'industria dell'intrattenimento. Nella trasmissione condotta da Fabio Fazio, Alessandro Gassman racconta le grandi difficoltà di tutta la categoria: "Parliamo di gente che percepisce stipendi normali, sfatiamo il mito dei grandi guadagni nel mondo del cinema e della tv". Anche Leo Gassman segue il pensiero di suo padre: "È una situazione difficile per tutti. Bisogna essere generosi e bisogna aiutarsi". 

Le parole di Alessando Gassman

Alessandro Gassman chiede attenzione sui lavoratori dello spettacolo e dell'intrattenimento. In collegamento in studio c'è anche il ministro per i beni culturali e per il turismo, Dario Franceschini. Allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema, Alessandro Gassman spiega:

Sfatiamo il mito. Qui stiamo parlando di gente che percepisce stipendi normali, gente che guadagna cifre normali. C'è bisogno di sicurezze per tutti. I problemi degli attori sono molteplici anche nella Fase 2. Mentre le troupe possono stare a distanza, usare mascherine, gli attori hanno problemi sulle distanze e sulle mascherine.

Il vincolo delle 30 giornate lavorative da abbassare

Il vincolo delle 30 giornate lavorative per accedere ai bonus dei 600 euro ha messo fuori gioco la maggioranza della categoria dell'intrattenimento. Sull'argomento, è intervenuto Dario Franceschini che illustra la possibile integrazione a chi non ne ha diritto: "Va pensata una integrazione anche a chi non ne aveva diritto normalmente. Stiamo lavorando per abbassare il vincolo a 15, se non a 7 giornate, così possiamo estendere gli aiuti a tutti. Con il fondo d'emergenza da 130 milioni aiuteremo anche quelli che restano fuori, quelli che hanno meno di 7 giornate lavorative per accedere ai bonus. 

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