Ale & Franz contro la Rai: “E’ una copia della spazzatura. La tv è morta”
Sono parole durissime quelle che il duo comico Ale & Franz riserva alla tv di Stato e più in generale allo show business che loro hanno sempre contrastato. Hanno rifiutato moltissimi programmi perchè non in linea con i loro progetti, anche se avrebbero fatto bene ad accettare per far cassa. Ospiti al Festival del Giffoni 2012, saranno al cinema dal 21 Agosto con "Madagascar 3 – Ricercati in Europa" per il quale hanno prestato le loro inconfondibili voci. La commedia Mi fido di te, ma soprattutto Zelig e Mai dire gol sono stati gli ultimi show da loro realizzati che li hanno "consegnati" al grande pubblico, poi lo stop. Come mai? "Preferiamo aspettare anni per scrivere un soggetto che ci piace piuttosto che accettare la prima cosa che ci viene proposta soltanto per apparire. E' una questione di onestà: devi scegliere, o fai quello che ti piace o fai soldi" hanno dichiarato in un'intervista a Leggo.
Arrivano a fine mese ugualmente e non sono (ancora) caduti nella trappola del film di Natale che tanta popolarità e ingaggi potrebbe riservargli. Su Zelig la risposta è perentoria: "Ha bisogno di una aria nuova, di un nuovo ambiente e di nuovi conduttori, ma non dimentichiamo che ha retto per molti anni a differenza di alcuni programmi che chiudono già alla seconda puntata". La musica sta cambiando, il digitale terrestre è entrato a regime in tutta Italia, da Milano a Catania, la concorrenza è agguerrita, i canali sono centinaia ma l'offerta televisiva è sempre scarsa, soprattutto in Rai come sottolineano i comici: "Mettono in onda cose mostruose oppure copiano la spazzatura degli altri mentre dovrebbe essere una tv educativa". E sferrano un attacco a Uno Mattina: "Lì al massimo si parla delle unghie scheggiate".
La tv è morta e non ci sono più soldi, "arriveremo al punto in cui i concorrenti pagheranno per entrare al Grande Fratello" visto che la tv "non è in grado di produrre più nemmeno la spazzatura". "Tutto è deciso dagli sponsor a cui interessano soltanto gli ascolti. Il pubblico ora ha il dovere di ribellarsi e dire di no" hanno concluso Ale & Franz visibilmente irritati verso questo nuovo modo di fare televisione che bada troppo ai numeri e poco alla qualità del prodotto. La crisi economica ha colpito anche il mercato pubblicitario, quindi le televisioni che adesso non sanno più come "sopravvivere": alcune si salvano acquistando format già pronti, altre producendo in casa con budget bassi e con conduttori triti e ritriti. La solita solfa di una televisione che è già morta.