Aldo Montano: “Il parto di Olga è stato una tragedia, ci sono state delle complicazioni”
A distanza di circa due mesi dalla nascita della figlia Olimpia, Aldo Montano racconta i dettagli legati al parto rimasti celati fino a questo momento. Lo schermidore è stato ospite di Silvia Toffanin a Verissimo e, insieme a lei, ha ripercorso il giorno più emozionante della sia vita.
Presente in sala parto insieme alla moglie Olga Plachina, racconta che non tutto sarebbe andato secondo i piani:
Ho assistito al parto. È stata una mezza tragedia poi finita bene. Ci sono state un po’ di complicazioni durante il parto. Io ero presente in sala parto, minuti di telefono perché volevo filmare tutto. A un certo punto l’ho dovuto mettere da parte per aiutare lei. E finito tutto bene, per cui va bene così.
La figlia Olimpia gli ha cambiato la vita, inquadrandolo all’interno di una dimensione che non aveva mai nemmeno sfiorato:
Olimpia è l’essenza della vita, è un sogno che avevo e l’ho realizzato con la donna della mia vita. Il nome Olimpia è il senso della nostra famiglia. A un certo punto avevo pensato di non chiamarla così. Pensavo fosse troppo darle quel nome che raccontava quanto avevo già fatto nella vita. Poi mi piaceva troppo, e quindi abbiamo deciso di chiamarla così. A mia figlia parliamo in italiano, russo e inglese. Immaginerai che questa bambina comincerà a parlare a 18 anni.
Aldo Montano punta a Tokyo 2020: “Avrò 41/42 anni”
Adesso che è diventato padre, Aldo si prepara a concludere la sua carriera sportiva. Spera di dare l’addio alla scherma con una vittoria alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Anche la moglie Olga coltiverebbe il medesimo sogno:
Olga vuole riprendere gli allenamenti. Fa atletica leggera, vuole tornare in pista velocemente. Tokyo 2020 è una sfida, una follia. Sono innamorato della mia attività, ho una moglie sportiva che vuole fare la sua prima esperienza olimpica. Avrò 41/42 anni. Avremo nostra figlia sugli spalti. Mi fa sentire un ventenne.
Il matrimonio con la donna della sua vita dovrebbe essere celebrato nel 2018. Montano avrebbe preferito sposarla in Italia anche prima ma la compagna gli ha chiesto tempo per poter organizzare tutto alla perfezione. Aggiunge, infine, che i 17 anni di differenza tra loro non rappresentano ancora un problema:
Diciassette anni di differenza non pesano. Sono uno sportivo, sono in forma e quindi mi sento ancora giovane. Forse, dopo potrebbe essere problematica, ma bisogna prima viverle le cose. Olga e io abbiamo culture differenti. Noi italiani ci stabilizziamo un po’ dopo. Le donne, soprattutto quelle russe, pensano alla stabilità prima.