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Alda D’Eusanio e l’esperienza di premorte: “Stavo bene da morta, potevo raggiungere mio marito”

Ospite di ‘Verissimo’, Alda D’Eusanio ha affermato di aver vissuto un’esperienza di premorte. La conduttrice ha parlato del marito scomparso nel 1999 e poi ha svelato: “Sono stata cacciata dalla Rai solo perché ho detto che in caso di handicap grave preferirei andarmene anziché vivere imprigionata nel mio corpo”.
A cura di Daniela Seclì
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Alda D'Eusanio è stata ospite della puntata di ‘Verissimo' trasmessa sabato 10 marzo. La conduttrice ha ricordato il terribile incidente avuto nel 2012 e gli effetti a lungo termine che ha avuto sulla sua salute: "Ho fatto lunghe terapie, ho sofferto di epilessia, tante cose sono state causate da quell'incidente, ma ho avuto danni anche all'intelligenza. Quando hai un insieme di saperi e perdi la memoria, non hai la possibilità di capire cosa accade, di connetterti a quei saperi. È terribile, ora ne soffro molto meno".

L'esperienza di premorte di Alda D'Eusanio

Alda D'Eusanio ha affermato di aver vissuto un'esperienza di premorte: "Io mi vedevo dall'alto sdraiata sul lettino con attorno i dottori. Io non capivo cosa stesse accadendo. Quando mi sono ripresa ho riconosciuto i dottori che avevo visto". Quindi è scesa nei dettagli:

"Ero in una situazione di armonia, di luce e benessere. Ogni volta che tornavo sulla terra me ne accorgevo dal dolore fisico. Io stavo bene da morta. Stranamente è il dolore che ti fa rendere conto di essere viva. Avevo paura di stare sulla terra non di morire, se morivo andavo da mio marito. Quando tornavo non stavo più bene, avevo fitte alla testa, volevo ripartire subito. Il corpo è una prigione che imprigiona la nostra energia vitale, in coma avevo una situazione di benessere, di totale libertà. Quando tornavo alla vita ed ero imprigionata nel corpo la mia energia veniva di nuovo chiusa".

La morte del marito Gianni Statera

Uscita dal coma, Alda D'Eusanio ha fatto il testamento biologico. Una scelta legata anche al modo in cui, nel 1999, era morto il marito, il sociologo Gianni Statera: "Per una cosa devo chiedergli scusa, lui è morto nel 1999, una sofferenza durata un mese, lui era combattivo e non si capiva cosa avesse. Gli era esploso l'intestino, per via di un linfoma. L'ho fatto operare quattro volte nel giro di pochi giorni. Poi ho alzato il lenzuolo e mio marito era tutto un taglio, l'avevo fatto fare a pezzi come un maialinoPur di tenermelo lo avevo fatto fare a pezzi. L'amore vero è lasciare andare. Io ero egoista, volevo tenerlo con me anche su una sedia a rotelle. Quando il Padre Eterno chiama, tu devi andare. La scienza medica ha solo allungato l'agonia, non ha sconfitto la morte".

Il motivo per cui sarebbe stata cacciata dalla Rai

Infine, Alda D'Eusanio ha spiegato il motivo per il quale sarebbe stata allontanata dalla Rai: "In caso di handicap gravi io desidero non continuare a vivere. Non voglio fare la fine di Eluana Englaro, non voglio fare la fine che ho fatto fare a mio marito al quale chiedo perdono. Per aver detto questo sono stata cacciata dalla Rai e non ho più potuto mettere piede nemmeno come ospite. C'era in collegamento un ragazzo che era uscito dal coma dopo dieci anni. (Max Tresoldi, ndr). La madre doveva tenergli sollevato il capo. Questa donna diceva che quando il figlio è uscito dal coma le ha raccontato che sentiva tutto. Quando Franco Di Mare mi ha dato la parola io – che ero appena uscita dal coma – le ho detto che impazzirei se fossi murata viva nel mio corpo, non avrei il coraggio di vivere così, diventerei matta. Mi sono rivolta a mia madre e le ho chiesto – in quel caso – di lasciarmi andare. Così mi è stato negato di entrare in Rai anche solo per un'ospitata, solo perché ho detto questo. Dopo ho avuto un coma epilettico, questa cosa mi ha fatto talmente male che ho capito che i vivi fanno più male della morte. Mandai una lettera a tutti i consiglieri della Rai e nessuno mi rispose. Se oggi posso entrare? Non voglio entrare. La Rai dei miei tempi è morta, è un'altra cosa".

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