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Alberto Sordi ricordato da Verdone e De Sica: “Annullò le nozze, la sposa lo seppe dal segretario”

I due attori sono intervenuti a Che tempo che fa, in collegamento dalla villa romana dove visse Alberto Sordi. Tra deliziosi aneddoti e ricordi personali, hanno raccontato nel programma tv di fabio Fazio l’indimenticato attore re della commedia italiana, di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita.
A cura di Valeria Morini
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In una puntata di Che tempo che fa dominata da un ampio approfondimento sull'emergenza Coronavirus, è stato dato spazio anche a un po' di leggerezza con il delizioso omaggio ad Alberto Sordi nel centenario della nascita. Fabio Fazio si è collegato con Christian De Sica e Carlo Verdone, ospiti a distanza dalla splendida villa romana di Sordi. Entrambi hanno lavorato con lui nella loro carriera: De Sica recitò con lui in Il malato immaginario e in Vacanze di Natale '91 (il padre Vittorio inoltre collaborò a lungo con Sordi), mentre Verdone lo diresse in Troppo forte e fu da lui diretto in In viaggio con papà. Proprio il regista e attore romano ha esemplificato brillantemente l'importanza di Sordi nella cultura italiana:

Sordi ha condensato tutti i tic, i difetti, le megalomanie degli italiani. Lui era convinto di fare una critica e invece tutti l'hanno imitato. Questa è stata la grande fregatura.

Il bagno di Alberto Sordi e il matrimonio mai celebrato

Lunghissimo l'elenco di aneddoti di De Sica e Verdone (che sono peraltro cognati: Christian ha sposato la sorella di Carlo). Verdone ha raccontato un curioso dettaglio su una sua cena a casa di Sordi, rivelando inoltre un retroscena sul matrimonio programmato ma mai celebrato tra l'attore e una donna austriaca.

Una sera ero a cena da lui. A un certo punto dovevo andare in bagno. Lui mi guarda come se gli avessi chiesto ‘te posso spara'?' come se fosse stato un problema nucleare. Alza il telefono e chiama Aurelia (la sorella di Sordi, ndr) dicendo: "Carlo deve andare in bagno". Arriva Aurelia, che mi fa uscire, mi fa scendere le scale e mi fa entrare nel bagno degli ospiti. Era poco usato, c'era una saponetta che sembrava presa dagli scavi di Pompei. Aurelia se ne stava fuori dalla porta rumoreggiando con le chiavi mentre io ero in bagno! Una volta Sordi doveva sposare una signora austriaca. Ma all'ultimo minuto annullò le nozze e mandò il suo segretario da lei a dire "Signorina, non ci possiamo sposare". "Non ci possiamo sposare", al plurale.

L'umorismo di Alberto Sordi

Divertente anche l'aneddoto di Christian De Sica sulla proverbiale "avarizia" di Sordi: "Mi ha fatto due regali. A 18 anni siccome ero grasso mi ha regalato una di quelle fasce con gli elastici per fare ginnastica. Poi per il mio matrimonio mi ha regalato un accendino d'oro, penso fosse riciclato". A differenza di tanti comici, malinconici nella vita di tutti i giorni, l'umorismo di Sordi non veniva mai meno:

 Di solito i comici nella vita privata sono lugubri. Ad esempio Carlo Verdone è ipocondriaco, lui e sua sorella stanno sempre a pensare alle medicine. Sordi invece era molto simpatico anche nella vita privata, ogni volta che veniva a casa ci faceva a ridere. Lui ha rivoluzionato la comicità. Non aveva neanche bisogno di dire tante battute.

Il lutto di Sordi dopo la morte della sorella

Infine, Verdone ha portato le telecamere di Che tempo che fa in giro per la lussuosa abitazione di Sordi, svelando però che a un certo punto il lutto per la scomparsa della sorella Savina (morta nel 1972) trasformò l'attore in una persona solitaria che non organizzava più feste: "A cena c'erano sempre Federico Fellini e la Masina. C'erano cardinali, Sergio Amidei, Sonego, Piero Piccioni e Monica Vitti. Basta. Con la morte della sorella Savina, cessano le feste in questa casa. Cala un telo funereo e praticamente non viene più invitato nessuno. Rimangono Alberto, Aurelia e la domestica".

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