Alberto Matassino nominato Direttore Generale Corporate della Rai
Aria di cambiamento in Rai. Nasce una nuova figura all'interno del comparto dirigenziale dell'azienda pubblica, in base alle linee del piano industriale approvato il 6 marzo: è il Direttore Generale Corporate, ruolo per cui è stato scelto Alberto Matassino. Il progetto di assetto macro-strutturale proposto dall’Amministratore Delegato Fabrizio Salini è stato approvato dal Consiglio d’amministrazione, sotto la presidenza di Marcello Foa e alla presenza dell’AD. Il Direttore Generale, come spiega il comunicato della Rai, avrà il compito “di dare esecuzione alla strategia dell’amministratore delegato rispetto alle strutture operative, e di ottimizzare i meccanismi aziendali”. La nota specifica che "il nuovo assetto organizzativo nel suo complesso ha come obiettivo il miglioramento della macchina operativa della Rai senza aggravio di costi per l’azienda".
Chi è Alberto Matassino
Matassino, 53 anni, è entrato nello staff di Fabrizio Salini a dicembre 2018, insieme a Marcello Giannotti, Lorenzo Ottolenghi e Francesca De Rosa. Provenente da Battipaglia (Salerno), in precedenza, è stato per dieci anni alla Ernst & Young, ha ricoperto il ruolo di Chief Financial Officer (direttore finanziario) a Fox Networks Group e successivamente quello di General Manager a Fandango.
Le altre nomine
Il progetto di Salini comprende poi il riassetto dell’area Comunicazione e Relazioni esterne, con un'autonomia per le Direzioni per le Relazioni istituzionali e per le Relazioni internazionali. Nel nel Cda del 27 marzo l'AD ha inoltre comunicato l'intenzione di nominare Roberto Ferrara capo staff, Marcello Ciannamea coordinatore editoriale dei palinsesti televisivi e Roberto Nepote direttore del Marketing, mentre Mario Orfeo dovrebbe passare a Rai Way. Infine, sono stati istituiti l’Ufficio Studi e la funzione Transformation Office, mentre la Direzione Pubblica Utilità è stata scorporata dall’Area Digital, in coerenza con gli obblighi imposti dal Contratto di servizio. Il Cda ha approvato il Piano di gestione e sviluppo delle risorse umane, la cui elaborazione è prevista dall’art. 24 del Contratto di servizio.