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Ainett Stephens: “Mio figlio a due anni ha smesso di parlare”

Ainett Stephens si racconta a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin, ripercorrendo momenti drammatici della sua vita. Di mamma, dopo aver dovuto fare fronte ai problemi di autismo di suo figlio, alla complessa storia familiare, con la sparizione improvvisa di madre e sorella nel 2004: “Dicono che le abbiano uccise in Trinidad, forse bruciate”.
A cura di Andrea Parrella
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Protagonista della Tv commerciale negli anni 2000, molti la ricordano in particolare per essere stata protagonista di alcuni programmi come il quiz Il mercante in fiera. Ma Ainett Stephens non si vedeva in televisione da tempo e ci è tornata per raccontarsi a Silvia Toffanin, negli studi di Verissimo. Racconti decisamente complessi e dolorosi per lei, che negli ultimi anni ha dovuto affrontare vicende familiari di grande impatto, ad esempio aver fatto fronte alla diagnosi di spettro autistico che ha ricevuto il figlio Christopher, di soli cinque anni:

Mio figlio all’età di due anni ha smesso improvvisamente di parlare. Dopo un controllo, abbiamo ricevuto la diagnosi: disturbo dello spettro autistico. È stato un momento molto difficile, nessun genitore si aspetta di ricevere una notizia del genere. Questa esperienza mi ha cambiato la vita. I primi mesi sono stata molto male, ma dopo, grazie anche alla preghiera, ho deciso di andare avanti. Mio figlio aveva bisogno di una madre forte e coraggiosa.

Oggi Ainett ha riacquisito stabilità e ha fatto i conti con la situazione: “Mi auguro di vederlo crescere e di riuscire a sviluppare al meglio, insieme a lui, le sue capacità”.

Ma quella di mamma non è la sola esperienza complessa per Ainett Stephens, costretta a fare i conti con una storia familiare drammatica, vista la sparizione improvvisa, nel 2004, di sua madre e sua sorella, che non ha mai più rivisto in vita sua: “Loro facevano import export di prodotti per i capelli – ha raccontato – Erano partite per andare in Trinidad, dovevano rientrare in Italia a Natale, ma sono sparite nel nulla. Dicono che le abbiano uccise, forse bruciate, ma noi non abbiamo seppellito nessuno. Quando sparisci in questo modo, in quei paesi lì, è difficile che arrivi il lieto fine. Noi abbiamo fatto di tutto per ritrovarle. Credo molto in Dio e sono quasi certa che le rincontrerò. Non penso sia un addio definitivo”.

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