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Agon Channel, i concorrenti di My Bodyguard: “Le accuse? Tutte falsità”

Nelle scorse ore, Alessio Lanzi ex concorrente di “My Bodyguard” condotto da Maddalena Corvaglia su Agon Channel, ha sporto denuncia contro l’allenatore del programma perché a suo dire, lo avrebbe minacciato di morte. Agon Channel ha replicato alla polemica, affermando che tutti gli altri concorrenti sono compatti nel reputare le accuse delle falsità.
A cura di D.S.
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Alessio Lanzi, ex concorrente del programma "My Bodyguard" condotto da Maddalena Corvaglia su Agon Channel, ha sporto denuncia contro uno degli allenatori, perché a suo dire avrebbe ricevuto minacce di morte. Intervistato da Libero, l'uomo ha dichiarato:

“Viene da me, mi intima di non parlare. Gli rispondo che parlo quando mi pare e piace. Davanti ai colleghi e agli autori, mi dice ‘Ti sparo in testa e ti taglio la gola’. Gli autori non dicono nulla. Lui torna da me e mi mette le mani addosso. Ivano, mio collega, ci separa. Siamo a mercoledì scorso. Sabato 20 dicembre vado all’ambasciata italiana, parlo con un carabiniere, vado alla polizia locale e sporgo denuncia per minacce”.

La replica di Agon Channel non si è fatta attendere. Nel comunicato diramato si legge:

Alle pesanti accuse lanciate da Alessio Lanzi, ex partecipante del talent MY BODYGUARD, condotto da Maddalena Corvaglia e in onda su AGON CHANNEL (DTT, 33), replicano con forza gli stessi partecipanti che difendono sia la produzione che l’impostazione di lavoro del nuovo canale. I concorrenti, nel respingere ognuna delle dichiarazioni del loro ex collega, sottolineano che “Lanzi ha detto solo una serie di falsità” e in un documento, firmato da tutti i partecipanti, negano qualunque minaccia di morte a cui fa riferimento Lanzi “è falso che Alessio Lanzi sia stato minacciato di morte dal nostro istruttore Antonio” e proseguono “ non ci sono mai stati episodi di minacce nella residenza dei concorrenti, tantomeno attraverso armi da fuoco”. Diffidano Alessio Lanzi dal chiamarli a “testimoni di fatti che non sono avvenuti come lui racconta” e sottolineando la gravità della sua denuncia, resa pubblica, si riservano ogni azione legale a tutela dei loro diritti, in quanto lo ritengono “responsabile di qualsiasi danno morale, materiale o d’immagine che ne potrebbe derivare.”

Infine viene precisata la professionalità di quanti lavorano dietro le quinte del programma:

"Nel documento, i partecipanti di My Bodyguard sostengono con convinzione la loro esperienza di lavoro e la professionalità di tutti coloro che vi sono impegnati, produttori, autori e tecnici. Una produzione attenta alle necessità e alle richieste dei concorrenti. Un’avventura televisiva della quale “ci sentiamo onorati”, scrivono. Inoltre, specificano “ognuno di noi sapeva fin dall’inizio che sarebbe stata un’esperienza priva di comodità. Ci era stato detto chiaramente e lo abbiamo accettato (…). Il mestiere di bodyguard è durissimo e dura deve essere la selezione”. Lanzi stesso – continuano – ha affermato più volte, davanti alle telecamere, di credere in questi valori e in questa produzione e per questo ritengono incomprensibili le dichiarazioni ed il cambiamento di posizione dell’ex partecipante".

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