Agli Emmy Awards 2013 trionfano Jeff Daniels, “Breaking Bad” e “Modern Family”
La cerimonia dei 65esimi Emmy Awards si è conclusa quasi senza sorprese, perché se le migliori serie tv sono "Modern Family" e ancora "Breaking Bad", il miglior attore di una serie drama è invece Jeff Daniels per il sorprendente "The Newsroom". L'attore ha vinto proprio su Bryan Cranston, che non fa tris per l'interpretazione del suo Walter White, e sull'accreditassimo Damien Lewis per il ruolo di Nicholas Brody in "Homeland". Ma "Breaking Bad" resta ancora il Miglior Drama, battendo "Homeland", "House of Cards", "Mad Men" e "Game of Thrones", mentre il giusto riconoscimento arriva finalmente ad Anna Gunn, l'odiata moglie di Mr. White, Skyler, che vince il premio come Miglior Attrice non protagonista in un Drama.
"Modern Family" è la miglior serie comedy, battendo la concorrenza di "30 Rock" e "The Big Bang Theory", mentre la miglior miniserie o film tv è lo straordinario ed intenso "Behind the Candelabra", premiato anche Michael Douglas per il personaggio di Liberace come Miglior attore di miniserie. La Migliore Attrice di una serie drama è Claire Danes per il ruolo di Carrie Mathison in "Homeland", mentre Jim Parsons ("The Big Bang Theory") e Julia Louis-Dreyfus ("Veep") sono rispettivamente Miglior Attore e Migliore Attrice per una serie comedy.
Aspettando "The Newsroom". La serie che ha dato a Jeff Daniels il premio più ambito nella categoria attoriale arriverà in Italia breve, sorprendentemente in chiaro grazie al fiuto di Rai 3. Creata da Aaron Sorkin, è l'ennesima produzione targata HBO e racconta le vicende lavorative e personali di Will McAvoy (Jeff Daniels), anchorman dell'immaginaria tv via cavo, Atlantis Cable News. E' una serie interessante sotto tutti i punti di vista, perché racconta il modo in cui nascono le notizie oggi, come vengono gestite e diffuse, le precauzioni da prendere prima di lanciare uno scoop, i rimedi da prendere quando si "buca" qualcosa. L'attendibilità di un network, la reputazione di un giornalista e l'immagine di un personaggio pubblico, da ogni lato della telecamera, davanti e dietro, fino ai scrupolosi (e non) direttori di rete e gli editori "senza cuore". E' tutto questo la serie che, nonostante tutto, è uscita realmente vincitrice da questa 65esima cerimonia degli Emmy Awards.
