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Addio a “Mad Men”, si è conclusa la serie cult sui dorati anni 60

Si è appena chiusa un’era per il mondo della serialità televisiva americana (e non solo). Dopo sette stagioni, è finita per sempre “Mad Men”, brillante serie cult ambientata nell’universo pubblicitario e sguardo nostalgico ma amarissimo sugli anni 60. Ecco come si sono concluse le vicende di Don Draper e degli altri protagonisti creati dal produttore Matthew Weiner.
A cura di Valeria Morini
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ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler. Non continuate a leggere se non volete conoscere il finale della serie.

Si è appena chiusa un'epoca, per l'universo delle serie tv americane. Ieri sera, è andata in onda negli Stati Uniti l'ultimo episodio della stagione finale di "Mad Men", la creatura di Matthew Weiner prodotta da AMC che è stata una delle produzioni più amate degli ultimi anni. Una serie che sin dalla prima puntata (trasmessa nel 2007) ha avuto lo status di "cult" televisivo inciso nel Dna. Brillante, suggestiva, impeccabile nella ricostruzione d'epoca, "Mad Men" ha raccontato il dorato mondo della pubblicità americana negli anni 60, ricreando con precisione millimetrica lo spirito di un'annata di cui tutti sentiamo ancora la nostalgia. Al centro, la figura ambigua e affascinante di Don Draper, che è valsa al suo protagonista Jon Hamm un Golden Globe nel 2008, oltre a svariate nomination.

Tra lo sgomento e la malinconia dei fan affranti, la settima stagione si è conclusa con un finale da molti considerato perfettamente in linea con lo spirito della serie. Gli splendidi e illusori anni 60 sono ormai giunti al termine. Peggie, splendida icona femminista interpretata da Elisabeth Moss, deve ancora battersi per farsi riconoscere i propri diritti sul lavoro, ma in compenso trova l'amore; Betty (January Jones) scopre di avere un male incurabile, Joan (Chrstina Hendrick) sacrifica il cuore per la carriera. E Don, dopo aver intrapreso un viaggio "on the road", finisce in una comune hippie. Anziché la pace e la spiritualità, vi troverà però una nuova idea: ed ecco apparire la celebre pubblicità della Coca-Cola datata 1971, quella accompagnata dalla canzonetta “I'd Like to Teach the World to Sing (In Perfect Harmony)”. Perché, in fin dei conti, il mondo che "Mad Men" ha raccontato con amarezza e cinismo per sette stagioni, è quello del consumismo, dove tutto è mercificazione.

Da Twitter, sono giunti ovviamente moltissimi cinguetti dei fan, compresi molti personaggi famosi. Il regista e produttore Judd Apatow, fervente sostenitore della serie, ha scritto:

Mad Men è stato incredibile. Grazie a tutti quelli che vi hanno preso parte. È uno dei miei programmi preferiti di tutti i tempi. Sono così triste di averlo visto finire.

Il celebre e controverso documentarista Michael Moore si prodiga in grandi complimenti al finale:

Puro genio. La cultura hippie mercificata al servizio del profitto, il capitalismo che ci unisce tutti con un jingle. Per vendere spazzatura. Bravo!

E dal profilo ufficiale di "Mad Men" non può che arrivare un commosso messaggio d'addio e un ringraziamento al pubblico, perchè è davvero la fine di un'epoca.

Grazie per aver reso quest'era indimenticabile.

 
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