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Addio a Giacomo Battaglia, il comico è morto a 54 anni

Addio al comico del Bagaglino, indimenticato personaggio che recitò per oltre 30 anni in coppia con Luigi Miseferi. Battaglia era stato colpito da un ictus alla fine di giugno e da allora non si è più svegliato. Lo aveva svelato qualche mese fa lo stesso Miseferi: “Finì in coma poche ore dopo il suo ultimo spettacolo”.
A cura di Valeria Morini
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È morto a 54 anni Giacomo Battaglia, comico che insieme a Luigi Miseferi aveva prodotto una delle più note coppie comiche del Bagaglino. Dopo una lotta a una grave malattia, Battaglia era stato colpito da un ictus alla fine di giugno 2018. Da quel momento, non si è mai più svegliato. Tra le sue imitazioni più celebri resta quella di Bruno Vespa, nel lungo percorso negli show di Pingitore.

L'ictus subito a giugno e la dichiarazione di Miseferi 

Era stato proprio l'amico e collega Miseferi a rivelare lo stato di salute di Battaglia, lo scorso gennaio a Italia sì: “Purtroppo a gennaio dello scorso anno gli era stata diagnosticata una terribile malattia per la quale è stato operato. Si è sottoposto a cicli di terapia, eppure come un leone ha continuato la tournée con me e Pippo Franco. A giugno, al termine di uno spettacolo dove fu perfetto, a distanza di qualche ora è stato colpito da un ictus. Da quel momento Giacomo dorme un sonno profondo dal quale non è stato possibile svegliarlo”.

La carriera di Giacomo Battaglia

Nato a Reggio Calabria e tifoso sfegatato della Reggina, Battaglia aveva esordito con Miseferi nel 1990 nel programma "Stasera mi butto", riservato a giovani comici emergenti. Fu in quel contesto che vennero notati da Pier Francesco Pingitore. Il Patron del Bagaglino li scritturò per lo  spettacolo "Troppa Trippa" della sua compagnia e da allora partì un sodalizio destinato a durare anni. Al fianco di Miseferi, oltre 30 anni di carriera: oltre ad aver preso parte a tutti gli show del Bagaglino fino al 2009, furono anche inviati a Quelli che il calcio per le partite della Reggina. Prolifica la carriera teatrale, conclusasi con l'ultimo spettacolo "Brancaleone e la sua armata", portato avanti nonostante la malattia. "In fase creativa e di progettazione abbiamo rischiato di lanciarci tutti gli oggetti contundenti che ci circondavano, ma non abbiamo mai litigato per un centesimo. Pur rimanendo un duo abbiamo intrapreso anche carriere individuali", raccontò Miseferi a Italia Sì.

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