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Ad Amore Criminale la storia di Fiorenza, il compagno la uccise per la paura di perderla

Fiorenza De Luca è stata uccisa nel 2014 dal compagno Beniamino Ligorio, colpevole di omicidio volontario: le sparò per non perderla ed evitare che tornasse a vivere con il suo ex.
A cura di A. P.
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Ad Amore Criminale viene raccontata la vicenda tragica di Fiorenza De Luca, uccisa dal suo compagno Beniamino Ligorio dopo alcuni mesi di convivenza. La donna ha dei figli e, prematuramente, dopo la fine della storia con il suo ex Vittorio, decide di andare a vivere con Beniamino nonostante l'opposizione dei genitori, ai quali l'uomo non piace. Beniamino è un bracciante, di origini umili, ma inizialmente il trasferimento sembra essere una buona soluzione, che mette serenità nella vita di Fiorenza, la quale continua a convincersi di non essere più innamorata dell'ex Vittorio. Non è la verità e sarà questo il dubbio che scatenerà in Beniamino manifestazioni di gelosia e di controllo sempre più violente. L'uomo arriverà a privare la donna del suo telefono cellulare e avere con lei atteggiamenti molto violenti. Fiorenza scopre che il compagno è in possesso di una pistola.

Fiorenza inizia a rivedere il suo ex fidanzato e avere una relazione stabile con lui, nonostante, contemporaneamente, continui a stare in casa, nel silenzio e nella paura. Il fato vuole che Fiorenza resti incinta di Vittorio e non trovi il coragggio di dirlo al compagno, vivendo nel terrore che Beniamino possa fare del male a lei, ai bambini, oltre che allo stesso Vittorio. Ma a scatenare definitivamente l'ira di Beniamino sarà proprio la gravidanza.

Non basterà li messagio riparatorio scritto sull'asfalto che Fiorenza dedicherà a Beniamino, per fargli capire di amarlo, perché Beniamino ucciderà Fiorenza nella loro casa. Beniamino riferirà alla polizia che il colpo è partito per sbaglio, solo perché volesse dimostrarle di essere davvero in possesso di un'arma. In lacrime, nella telefonata di denuncia, dice "Stavamo giocando con la mia ragazza, non abbiamo litigato". Nel 2014 Beniamino Ligorio viene riconosciuto dalla Corte d'Assise di Taranto colpevole di omicidio volontario.

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