Ad Amici 12 Eleonora Abbagnato fa rimpiangere la verve di Bosé?

Sabato abbiamo assistito alla “prima volta” di Eleonora Abbagnato nelle vesti di coach della squadra blu, nel serale di Amici. Con lei, ci siamo trovati di fronte ad un modo tutto nuovo di assolvere a quel compito. E’ arrivata in trasmissione in punta di piedi e sin dal principio era chiaro che avevamo di fronte una persona molto diversa dal suo predecessore, Miguel Bosé. In alcuni tratti è sembrata un po’ impacciata, ma in linea di massima ha mantenuto un atteggiamento controllato, professionale e molto elegante. Insomma, da vera étoile.

Ha fatto precedere quasi tutte le esibizioni di Nicolò con una spiegazione tecnica dei passi che avrebbe eseguito, nel chiaro tentativo di valorizzarlo come ballerino. E’ piacevole assistere allo stile e alla serietà con il quale sta portando avanti il ruolo di coach. Occorre aggiungere che la sua presenza fornisce uno spessore in più alla trasmissione. Ma siamo certi che questo sia quello che il pubblico di Amici vuole?

E’ apprezzabile che Eleonora Abbagnato non si sia snaturata ed abbia rispettato le sue naturali inclinazioni caratteriali senza fingere di essere la simpaticona di turno pur di impressionare gli spettatori. Ad un certo punto, però, si è avuta la sensazione che mancasse qualcosa, che la puntata si stesse spegnendo in una nuvola di noia. Mancava quella competizione agguerrita tra i coach, mancava la verve di Bosé, mancavano i suoi sorrisini compiaciuti dopo la vittoria e la maniera simpatica di stuzzicare Emma. Certo, occorre tener conto del fatto che da una parte c’era l’estro e il brio di un cantante e conduttore televisivo che ha fatto dello spettacolo il suo pane quotidiano, dall’altra il rigore e l’eleganza di una ballerina che sta dando lustro al nostro Paese. Era evidente che le cose sarebbero cambiate. A questo punto, però, occorre chiedersi quale delle due formule sia più idonea ad un programma come Amici.