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Accorsi, Favino, Santamaria e Pasotti intervistati a Il senso della vita, video

Bonolis intervista i quattro attori sul tema dei ricordi, del sesso, della politica, della religione e della vita di coppia.
A cura di Marianna D Onghia
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2011-04-04_1211

La prima serata di ieri, flop negli ascolti per Il senso della vita, oltre alle vicende Martini o agli approfondimenti di Report, ci ha regalato una foto intervista, che ha visto per la prima volta quattro attori italiani tra i più amati della nostra cinematografia, raccontarsi su uguali tematiche, al cospetto di Bonolis.

Accorsi, Pasotti, Santamaria e Favino, vestiti come i Beatles di Sgt. Pepper's, siedono a destra e sinistra del padre de Il senso della vita, e guardano i contributi fotografici mandati dalla regia del programma tv. Il primo fotogramma vede un bambino in bianco e nero, con la cartella di scuola, rettangolare, ormai in disuso, il chè evoca agli attori una serie di ricordi ed emozioni che li riportano indietro nel tempo. Santamaria pensa agli anni '70 con poche macchine in circolazione ( non capiamo cosa c'entri, forse i bambini rischiavano di essere investiti di meno), mentre Accorsi ricorda il paesino dei nonni, ma lo dice in maniera così squillante che a Favino sembra stia dicendo il nome di un'attrice parigina. "E siamo ancora alla prima foto!" commenta Paolo Bonolis sulla parlantina dei quattro, che sembrano essere sul set di un loro film per lo sforzo nell'intrattenere il pubblico.

"Non ci son più le cartelle di una volta" ironizza Santamaria, ribadendo il fatto che gli zaini di oggi son ben diversi da quelli che portavano in spalla lui e i suoi colleghi, simili a quello del bambino in foto. Click e l'immagine cambia: una moka classica italiana, sul lavello di una cucina. Per Pasotti il caffè della mattina è l'unico momento per stare insieme in famiglia, mentre il rito della moka, per Accorsi, trapiantato in Francia per amore di Laetitia Casta, gli fà ricordare l'Italia, che non ha mai amato più di prima se non da quando è all'estero e ne sente la nostalgia.

Favino sembra punto dal grillo parlante e non smette di intromettersi nei discorsi dei colleghi, che non possono parlare in tranquillità: interviene Bonolis, con le sue puntuali battute, che controbilancia lo strapotere della parola di Pier Francesco. Quest'ultimo, però, all'apparire di una foto di ragazzi al militare, apre una parentesi di tutto rispetto, come quella che esalta le buone azioni delle forze dell'ordine a dispetto del pregiudizio italiano verso quello che Favino chiama "Potere costituito". Si passa alla foto di una copertina del giornaletto porno Supersex, con l'intenzione palese degli autori di scavare nell'intimità dei quattro attori. Ovviamente ritornano alla mente dei quattro le prime curiosità adolescenziali verso il corpo femminile: Pasotti ripensa ad un collega di Bari, che ha fatto il militare con lui a Brunico, che nel guardare le riviste si agitava troppo e rischiava di cascare dal letto a castello sul malcapitato attore. Bonolis fà, allora, un annuncio, affinchè se il pugliese fosse in ascolto, può aggiungere Pasotti su Facebook e ricordare con lui certe esperienze.

"Io mi sposo" è la bella dichiarazione di Accorsi, alla vista di una foto di due sposini messi all'apice di una torta nuziale. Il semi-scoop dell'attore ci fà sperare in un matrimonio a breve tra lui e la modella Casta. Favino, però, non accetta la disparità di diritti in Italia tra coppie sposate e coppie di fatto. Santamaria non ama parlare di matrimonio come di un contratto, ma preferisce pensare all'unione tra coniugi come al senso della vita. Anche il mediatore dell'intervista dice la sua sul matrimonio, affermando che non è un giuramento di amore eterno, bensì di impegno verso il partner e nella vita insieme.

L'immagine di un letto disfatto appare sul led dello studio de Il senso della vita:" il letto è la prova del 9 di una coppia, solo lì capisci se con quella persona puoi starci una vita o meno" è la verità di Pasotti, che crede che l'intesa sessuale sia una componente importante per la coppia duratura e felice.

Davanti a Gesù crocifisso, Favino si butta in un associazione di pensiero tra la frase del figlio di Dio "Non si vive di solo pane" e la crisi dello spirito artistico in Italia. Accorsi non ha ancora esplorato del tutto il suo rapporto con la fede, mentre Pasotti si è formato in un oratorio, ma mostra di ignorare la realtà, dicendo che non esistono più circoli ricreativi religiosi, cosa totalmente inesatta. Non poteva mancare l'immagine a sfondo politico, con uno striscione che declama che l'unica cosa positiva nell'avere una classe politica anziana è quella che dovremmo avere il tempo di vederla morire.

Favino crede di essere rappresentato da padri della patria che non amano abbastanza i cittadini e ciò che in senso lato rappresenta la loro nazione. Bonolis decide di chiudere l'intervista fotografica su queste parole dell'attore, che sembrano richiedere un cambio generazionale della classe politica e porte aperte ai giovani di belle speranze, che possono far molto per l'Italia, che richiede forze nuove. Il conduttore ringrazia i quattro protagonisti dell'intervista, che ci permettono con questo momento di televisione, di approfondire meglio la conoscenza delle loro vite e del loro pensiero, ma soprattutto di riflettere sui massimi sistemi della vita di ognuno di noi.

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