A Le Iene mostrato il cadavere di un migrante in diretta
A Le Iene, in prima serata su Italia 1 giovedì 17 marzo, è andato in onda un reportage molto impressionante e dal grande impatto, realizzato da Gaetano Pecoraro. Il giornalista ha passato una notte a bordo di un'imbarcazione impegnata a sorvegliare le coste italiane per recuperare eventuali migranti che arrivano a bordo di gommoni precari e sovraffollati, scene di ordinaria tristezza che, da anni oramai, si verificano puntualmente e senza sosta con frequenza quotidiana. Dodici ore di permanenza a bordo e due imbarcazioni di migranti salvate in mare. La prima ha a bordo circa dieci persone, trovate proprio durante la totale assenza di luce, momento in cui l'imbarcazione tiene spenta ogni fonte luminosa per evitare che gli scafisti possano individuarla, e dunque gettare in mare i migranti per scappare.
Proprio quando la nottata sta per concludersi viene ritrovato in mare un cadavere. Immagini fortissime quelle andate in onda in prima serata, perché solo durante il recupero si capisce che il corpo sia in acqua da diverso tempo, probabilmente settimane. Nelle inquadrature si percepisce che si tratta praticamente di uno scheletro, non c'è più segno di pelle e il corpo è legato, mani e piedi. Proprio alla fine di un turno lungo di dodici ore, quando l'umore dell'equipaggio è molto scosso da quanto accaduto, c'è l'ultimo ritrovamento, ovvero un gommone molto più grande di quello ritrovato poche ore prima, con a bordo moltissime persone, tra cui donne e bambini, il cui salvataggio in qualche modo riesce a risollevare gli uomini dell'equipaggio, rafforzando quantomeno la consapevolezza di aver salvato delle vite e aver compiuto il proprio dovere. E le parole del capitano dell'imbarcazione sono quantomeno evocative:
Noi andiamo in mare per salvare la vita a persone che ne hanno bisogno. Non c'è politica in questo