A Le Iene il piccolo Emilio, il bambino italiano il cui cuore rischia di fermarsi
UPDATE 19/03 18.31 – La raccolta fondi organizzata a favore del piccolo Emilio è stata completata. Ad annunciarlo è Nina Palmieri, l'inviata de Le Iene che realizzò il servizio che ebbe per protagonista questo sfortunato bambino.
Tra le storie più difficili raccontate nella puntata di questa sera de Le Iene c’è certamente quella del piccolo Emilio, un bambino italiano che vive nelle Filippine e che soffre di una grave patologia cardiaca. Emilio è nato dalla storia tra Analiza, una donna filippina, e Renato un biologo italiano che, dopo la nascita del suo bambino, ha provato a trasferirsi nelle Filippine per poter cominciare lì una nuova vita ma, trovatosi ad affrontare una serie di difficoltà, è stato costretto a rientrare in Italia. Il bambino nato dalla loro storia d’amore è affetto da una grave patologia cardiaca; il suo cuore potrebbe smettere di funzionare da un momento all’altro se il piccolo non sarà sottoposto nel più breve tempo possibile a un complicato intervento chirurgico. Renato, papà del piccolo, ha tentato di rivolgersi al servizio sanitario pubblico locale affinché il suo bambino fosse salvato ma i tempi di attesa ammontano a circa un anno. Potrebbe fare in modo che il piccolo fosse operato privatamente ma l’intervento costerebbe circa 6000 euro, una cifra di cui Renato non dispone.
Emilio è un bambino per metà italiano che dovrebbe quindi poter usufruire dei diritti degli altri piccoli connazionali ma a causa di una mera questione burocratica rischia di morire. La madre Analiza, infatti, risulta ancora sposata con l’uomo dal quale sei anni fa ha avuto la sua prima figlia, un uomo filippino con il quale la donna non ha rapporti da anni. Se Analiza tentasse di rendere ufficiale la paternità del piccolo – nato da padre italiano – rischierebbe di finire in carcere nelle Filippine con l’accusa di adulterio. Il piccolo Emilio intanto rischia tutto. Il bambino ha soli 9 mesi ed è già un miracolo che sia riuscito a vivere tanto a lungo data la grave patologia della quale soffre. Le Iene non possono intervenire affinché al piccolo siano concessi documenti italiani senza che i suoi genitori contraggano legalmente matrimonio ma hanno indetto una raccolta fondi volta a raccogliere i 10.000 euro necessari a salvare la vita di questo bambino.