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A Chi l’ha visto la storia di Alan Bertolli, trovato morto dopo il suicidio dei genitori

Alan Bertolli soffriva di depressione. La sua vita è stata scandita da tragici eventi. Prima il suicidio della zia, poi quello della madre e del padre. Il trentunenne è scomparso il 17 settembre da Vaiano Cremasco in provincia di Cremona. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato domenica 18 ottobre, a Montodine.
A cura di Daniela Seclì
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AGGIORNAMENTO 18/10/2015 – Ritrovato il corpo di Alan Bertolli

Il corpo del giovane è stato ritrovato questo pomeriggio a Montodine, nelle acque del fiume. Le forze dell'ordine hanno ricevuto la chiamata di un pescatore che segnalava la presenza del cadavere. Gli amici e i parenti del trentunenne hanno comunicato il ritrovamento tramite un breve post su Facebook:

"Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alle ricerche di Alan e chi si è impegnato in un modo o nell'altro affinché fosse ritrovato. Nel tardo pomeriggio di oggi è stato rinvenuto il suo corpo nei pressi di Montodine. Domani questa pagina verrà chiusa. Fai buon viaggio Alan. Ti vogliamo bene. I tuoi amici".

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La scomparsa di Alan Bertolli e il dramma della depressione

Ieri, mercoledì 30 settembre, è andata in onda una nuova puntata di "Chi l'ha visto?". Federica Sciarelli ha dato spazio ai casi di cronaca che più hanno colpito l'opinione pubblica negli ultimi tempi, dalla morte di Marco Vannini – deceduto in presenza della famiglia della sua fidanzata, alla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Tra gli appelli mandati in onda nel corso della trasmissione di Rai3 ha colpito la storia di Alan Bertolli.

Il giovane ha 31 anni ed è scomparso il 17 settembre scorso da Vaiano Cremasco in provincia di Cremona. Si è allontanato a bordo di una Volkswagen "Golf", che è stata ritrovata il giorno dopo la scomparsa nel parcheggio di un locale situato vicino al fiume Serio, in via Miglioli a Crema.

Alan Bertolli soffre di depressione, un male che ha attanagliato gran parte della sua famiglia. Diversi anni fa, il ragazzo ha dovuto affrontare il suicidio della zia a cui era legatissimo. Un tragico gesto che ha avuto ripercussioni anche sulla madre di Alan, gemella della zia, che è sprofondata in uno stato depressivo. Elisabetta, sorella di Bertolli, ha spiegato:

"Purtroppo dal suicidio della gemella, mia madre non si riprese più. È entrata in un vortice di depressione che è durato 20 anni, forse di più e la famiglia ne ha risentito".

Elisabetta, sorella di Alan: "A causa della depressione, in casa chi era felice era preso di mira"

Elisabetta ha raccontato il clima che caratterizzava la loro casa, dopo il dolore per la morte della zia:

"C'è stato un gioco al massacro in casa. Chi cercava di stare meglio veniva subito preso di mira. Lo star bene non era neanche contemplato in casa, era visto come una minaccia. Ma è la malattia…un genitore è impossibile che non voglia che il proprio figlio sia felice".

Purtroppo, la madre di Alan decise di smettere di lottare e si tolse la vita:

"A maggio del 2014 non ce l'ha più fatta mia madre a sopportare la malattia, si sentiva un peso per tutti e ha deciso di farla finita".

Alan ha continuato  a vivere in quella casa insieme al padre. Il giovane, poi, ha preso un'importante decisione. Il 21 luglio 2015 si è recato in una struttura privata per curarsi. Voleva provare a ritrovare la sua serenità. Il 17 agosto, però, un altro evento tragico ha segnato la sua vita. Il padre si è suicidato. Elisabetta ha raccontato:

"Era come se Alan non ci fosse al funerale, come se non fosse morto mio padre. Io mi sento così impotente perché non sono riuscita ad aiutare nessuno dei tre".

Chi l'ha visto, Alan Bertolli si è ammalato di depressione dopo il suicidio della zia e dei genitori

Poco dopo la morte del padre, Alan ha lasciato la comunità che non gli era stata di aiuto. Il giovane, infatti, non ha problemi di alcolismo o tossicodipendenza e dunque, la struttura ha potuto fare ben poco per lui. Il giorno della scomparsa ha detto a sua sorella che sarebbe andato dal giardiniere, ma in quel luogo non è mai arrivato.

"Alan non sta bene perché ha paura della vita. Si sente schiacciato dal peso delle responsabilità. Purtroppo quando si è presi da questa malattia è tutto ingigantito".

Il fiume Serio, nei pressi del quale è stata ritrovata l'auto di Alan, è stato controllato e non c'è traccia del giovane. Dunque, ci sono ancora buone speranze di ritrovare Bertolli vivo. Gli amici si stanno impegnando nelle ricerche. È sorto anche un gruppo su Facebook per raccogliere eventuali segnalazioni.

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