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20 anni dal primo Grande Fratello, l’esperimento antropologico che ha cambiato la tv

Il 14 settembre 2000 dieci concorrenti entrano nella casa del Grande Fratello: mai più così pochi, così giovani e così “sconosciuti”. Il pubblico diventa complice del loro meccanismo di eliminazione. Si appassiona a Pietro Taricone e Cristina Pleviani, che infrangono il tabù del sesso in diretta tv. Nascono amori, intrecci e inimicizie nelle quali lo spettatore si identifica, senza distinzione geografica o estrazione sociale. La finale è record di ascolti: 16 milioni di famiglie incollate alla tv. I tg ne parlano come di un fenomeno culturale e nel 2001 il reality vince il Telegatto come “miglior trasmissione di costume e di cultura”, in un mare di polemiche.
A cura di Giulia Turco
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Dopo un periodo di segregazione in hotel, il 14 settembre 2000 dieci concorrenti varcano per la prima volta il portone rosso del Grande Fratello. Ha inizio il reality show che avrebbe cambiato per sempre le sorti della tv commerciale in Italia, tra le incertezze di chi, a Mediaset, temeva già in partenza per quel "programma ai limiti della moralità". L'idea nasce dall'olandese John De Mol: far convivere un gruppo di sconosciuti sotto l'occhio indiscreto delle telecamere. Alla guida del programma, Daria Bignardi fresca dell'esperienza a "Tempi moderni". L'esordio non è esaltante, lo seguono poco più di 5 milioni di telespettatori. Ma i concorrenti iniziano il loro gioco. Mai più così pochi, mai più così giovani e così "sconosciuti". La squadra non cambia, nessun ingresso a posteriori nella casa, come sarà per le altre edizioni. Sono studenti, pizzaioli, bagnini, impiegati. È un esperimento antropologico, che il pubblico adora perché, sotto lo stesso tetto, non esistono più collocazione geografica o estrazione sociale.

Il Grande Fratello cambia il lessico della tv

Iniziano i 99 giorni del Grande Fratello, gli inquilini sono spiati 24 ore su 24 dalle telecamere. Per la prima volta i concorrenti in tv sono sottoposti ad un meccanismo di eliminazione: non più solo un vincitore finale, ma un gioco dal quale è possibile essere tagliati fuori in qualunque momento. Entrano nel lessico della tv nuove formule, quella del confessionale e della nomination e una novità vincente: il ruolo del pubblico. I telespettatori assistono per la prima volta ad uno show del quale sono chiamati a decidere le sorti. Assistono al patto tra conduttore e concorrenti, cercando di coglierne le logiche, di sciogliere gli intrecci. E ne diventano parte. Vengono messi a disposizione canali satellitari sempre accesi, con un canale in diretta sull’emittente a pagamento Stream. Gli ascolti salgono, sfiorano i 10 milioni nell'ottava puntata, arrivano a 16 milioni nel corso della finale, il 21 dicembre 2000. I telegiornali per la prima parlano del reality show come di un fenomeno culturale, qualcosa è cambiato e il pubblico ne vuole sempre di più.

Taricone, Cristina Pleviani e il tabù del sesso in tv

Al quinto giorno di Grande Fratello, succede qualcosa di inedito. Pietro Taricone e Cristina Plevani si uniscono in effusioni al riparo dalle telecamere, nascosti solo da una tenda. Per la prima volta è infranto il tabù del sesso in diretta televisiva. Il pubblico segue con intrigo la storia d'amore che nasce tra la bagnina di Iseo soprannominata "la Cenerentola triste" e l'affettuoso studente fisicato di 25 anni, scomparso nel 2010 in seguito ad un incidente aereo. A complicare il rapporto, lo zampino di Marina La Rosa, soprannominata "la gatta morta" e le prime inimicizie, canalizzate su Roberta Beta. La pr milanese incassa il record di voti per la prima nomination, votata dai compagni all'unanimità. Salvo Veneziano è il "giullare" della casa, pronto a risollevare gli animi nei momenti più duri, e Rocco Casalino, il primo a poter incontrare i suoi cari a sorpresa nella casa, è colto e vanitoso. Ogni concorrente è inquadrato in uno stereotipo e il pubblico si rivede in ognuno di loro.

Nella casa arriva il tapiro d'oro

Tra i momenti più esilaranti dell'edizione, le tentate incursioni nella casa. Per prima quella della troupe di ‘Quelli che il calcio‘, che tenta di avvicinarsi agli studi di Cinecittà, ma viene allontanata dalla produzione con getti d'acqua. Il Grande Fratello diffonde musica ad alto volume per coprire ciò che dall'alto viene detto al megafono, intimando ai concorrenti di non uscire in giardino, pena la squalifica. Poi l'incursione di ‘Striscia la notizia‘, che riesce a far recapitare il tapiro d'oro agli inquilini, lasciandolo atterrare in giardino. In allegato, un messaggio in cui viene spiegato che secondo alcuni studi i microfoni senza fili mettevano a rischio la fertilità maschile. La regia impone di non leggere il messaggio, Taricone lo fa ugualmente, minacciando di abbandonare il gioco.

La polemica sul Telegatto

Nel 2001 la prima edizione del Grande Fratello vince il Telegatto per la categoria “miglior trasmissione di costume e cultura”, scatenando le polemiche. Prima fra tutte quella di Alessandro Cecchi Paone, all'epoca conduttore de "La Macchina del Tempo", che non gradisce affatto la scelta di inserire il reality della Bignardi in gara con il suo programma e altre trasmissioni culturali come "Superquark". "Sono arrabbiatissimo e l’ho detto dal primo momento, trovo assurdo che siano stati fatti questi accoppiamenti. Cosa c’entra il Grande Fratello con la cultura?", protesta sul palco durante la cerimonia di premiazione. Eppure 17 anni dopo, lo stesso Cecchi Paone partecipa da concorrente al Grande Fratello Vip. John De Mol nel '99 disse: "Stiamo lavorando a una cosa che diventerà immensa: tra vent’anni si parlerà della TV prima di Big Brother e della TV dopo Big Brother", prima e dopo, come con Cristo. L'esperimento sociologico è decisamente riuscito.

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