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10 motivi per cui è valsa la pena vedere (e non) la seconda serata del Festival

Ieri è andata in onda la seconda serata del Festival di Sanremo. Ecco i 5 motivi per cui è valsa la pena vederla e i 5 punti deboli della puntata.
A cura di Daniela Seclì
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La seconda serata del Festival di Sanremo ha fatto conoscere al pubblico le prime quattro canzoni delle nuove proposte e gli ultimi dieci brani dei Big in gara. Anche questa puntata è stata caratterizzata da momenti emozionanti e da tantissimi ospiti, forse troppi. Vediamo insieme i punti di forza e i momenti che hanno fatto discutere.

I 5 motivi per cui è valsa la pena assistere alla seconda serata

  1. I giovani, le loro storie e il legame con la famiglia. Quest'anno Carlo Conti ha fatto la scelta apprezzabile di fare esibire le nuove proposte all'inizio della serata. Non li ha relegati, dunque, a tarda notte, come accadeva nelle scorse edizioni. Dalle storie dei 4 giovani che si sono esibiti, è risultato evidente il forte legame con la famiglia, che si configura come sostegno, nel più tradizionale dei modi. Dal timidissimo Kaligola che ha fatto dirigere l'orchestra sanremese al nonno, all'ex allievo della scuola di Amici, Enrico Nigiotti, che ha rivelato che in un periodo buio della sua carriera, si è rifugiato in famiglia e con i suoi parenti ha iniziato a lavorare nei campi.
  2. La magia dei Pilobolus Dance Theatre. Lo spettacolo delle ombre dei ballerini della compagnia di danza americana è stato davvero magico. Questa era la loro prima esibizione in Italia, ma sono noti a livello internazionale per aver presenziato ad eventi importanti come la notte degli Oscar. Decisamente, una performance di qualità.
  3. L'esibizione di Biagio Antonacci e l'omaggio a Pino Daniele. Gli spettatori hanno apprezzato la possibilità di poter riascoltare i successi dell'artista, che ha concluso la sua performance con un emozionante omaggio a Pino Daniele. Antonacci ha intonato la canzone "Quando".
  4. Le lacrime di Gianluca Ginoble de "Il volo". Il giovane ha compiuto ieri vent'anni. La canzone "Grande Amore" che ha presentato con Piero Barone e Ignazio Boschetto, ha ottenuto un applauso scrosciante. Così Ginoble, emozionato, è scoppiato a piangere. Nonostante i concerti internazionali a cui i cantanti hanno già preso parte, dunque, hanno mantenuto intatta l'emozione e la tensione con le quali si approcciano al loro pubblico.
  5. La presenza di Conchita Wurst. L'immagine dell'artista e la polemica che segue ad ogni sua apparizione in video, è la prova che ancora siamo ben lontani da una realtà che permetta ad ognuno di esprimersi liberamente, anche passando per il proprio aspetto. Dunque, la sua presenza e i suoi successi sono sempre un ottimo incentivo per comprendere che una strada differente è possibile e che nel rispetto degli altri, si può essere davvero tutto ciò che si vuole.
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I 5 punti deboli della seconda serata

  1. L'intervista a Charlize Theron. La bellissima e talentuosa attrice si è raccontata sul palco dell'Ariston. Di certo, però, la puntata non passerà alla storia per la sua presenza. Molto spesso, gli ospiti internazionali hanno il solo compito di elevare il prestigio di un evento, ma non si mette in conto che debbano anche trasmettere qualcosa al pubblico. Apprezzabile comunque la sua eleganza e la femminilità non ostentata.
  2. Pintus non diverte il pubblico. Scorrendo i commenti degli spettatori pubblicati sui social è evidente che in pochi hanno trovato divertenti le battute di Pintus. Inoltre, in tanti iniziano a trovare fastidiosa la tendenza di alcuni comici, a chiudere il loro monologo con frasi "ad effetto" volte a strappare l'applauso. Nel suo caso, la perla era: "Dovremmo rimanere per sempre bambini". Amatissimo in tante occasioni, non ha brillato sul palco dell'Ariston.
  3. Le battute scontate delle vallette. Il teatrino della valletta gelosa dell'affascinante super ospite, è un format sul quale Pippo Baudo potrebbe dire: "L'ho inventato io". Rocio Munoz Morales ed Emma che rimproverano a Carlo Conti di aver dato un bacio a Charlize Theron, hanno fatto storcere il naso a diversi spettatori. Quest'anno il pubblico è tutto sommato contento delle vallette scelte e dunque non accetta che le si faccia parlare raramente e solo per dire cose banali.
  4. Troppi ospiti. In questa edizione, ospiti come se piovesse. A volte sono decisamente troppi e sembra manchi il tempo da dedicare loro. Ieri sera, ad esempio, abbiamo visto passare al volo Luca Argentero, Claudio Amendola, Vincenzo Nibali e Javier Zanetti. Interventi lampo e perciò passati quasi inosservati.
  5. Il look di Biagio Antonacci. Nonostante la sua emozionante performance, il suo look è stato massacrato. La sua colpa? Aver abbinato un pantalone e una giacca eleganti, ad elementi casual come la camicia a quadri "luccicante" e l'assenza di calzini.
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