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“Willy è morto e Bel-Air è il paradiso”, 5 leggende sulla serie con Will Smith

Tutte le leggende urbane su “Willy, il principe di Bel-Air”, dal fatto che tutta la serie sia una metafora della morte fino alle storie sui problemi finanziari di Will Smith.
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Ci tocca fare i conti con quelle leggende metropolitane che hanno provato a destabilizzarci, a mettere a dura prova la nostra stima che, da venticinque anni ad oggi, è immutata ed incondizionata per una delle sit-com più amate della storia della tv. Parliamo di Willy, il principe di Bel Air, o di The Fresh Prince of Bel Air, se siete tradizionalisti e preferite la lingua originale. La produzione della sit-com, che negli Usa è partita nel 1990 ma da noi, su Italia 1, è arrivata soltanto due anni più tardi, nel 1992, nasconde una serie di "urban legend", tramandate di bocca in bocca, trascritte sui magazine e nelle fanzine, riportate nei forum di discussione con l'avvento di Internet. Sono le antenate delle "bufale", notizie curiose, fattoidi senza uno straccio di verifica e senza nessuna importanza rilevante, se non per quella nicchia di fedelissimi spettatori.

Willy è morto, Bel-Air è il paradiso

Una teoria ampiamente condivisa era quella che Willy, il principe di Bel-Air fosse in realtà solo una metafora della vita dopo la morte. Will sarebbe morto nella rissa al campo di pallacanestro menzionato nella sigla, una teoria così inverosimile che, come nelle migliori tradizioni, è riuscita ad avere numerosi sostenitori.

Will Smith aveva problemi finanziari

È storia nota che Will Smith, quando firmò il contratto con la NBC, fosse in cattive acque dal punto di vista finanziario. La sua carriera nel mondo del rap e dell'hip hop aveva prodotto ben pochi utili, gli investimenti per cercare di emergere erano stati tanti. La rete decise di investire sul rapper e di rilanciarlo con una serie tv ad hoc. La realtà è che rimasero stregati da "Parent's don't understand", videoclip di Will Smith e DJ Jazzy Jeff (che diventerà il suo miglior amico nella serie), per questo gli proposero una serie mutuata proprio da quella canzone. Ed il video diventerà, con dei piccoli aggiusti, quella che è la storica sigla d'apertura.

Il tassista che accompagna Willy è Quincy Jones

Il tassista che nella sigla accompagna Willy a Bel-Air è Quincy Jones. Questo dice la leggenda, ovviamente non c'è niente di più falso. Quello che sorprende è che in un primo piano è molto chiaro il volto dell'attore che interpreta il tassista, completamente diverso da quello del grande produttore.

Il "cinque" di Willy, merito di un ballerino

Il famoso handshake di Willy, il saluto con cui dopo aver battuto il cinque, si girava di spalle con il pollice, è stata una mossa inventata da Mike Barr, ballerino durante il primo tour di Will Smith. Da quel momento, diventò il saluto di tutta la crew e, successivamente, diventato un vero e proprio fenomeno culturale di massa.

La scena di Jazz cacciato da zio Phil

La scena dove Jazz viene cacciato da zio Phil (il compianto James Avery), dopo che questi riceve dal miglior amico di Willy un té antiossidante in regalo, è stata data buona dopo solo quattro tentativi. Il regista avrebbe voluto girare altre scene del "volo", ma DJ Jazzy Jeff dopo il quarto tonfo si è rifiutato: "Avevo lividi dappertutto, amici". 

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