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Vittoria Puccini nei panni di Oriana Fallaci: “Era una Forrest Gump al femminile”

“L’Oriana”, questo il titolo del film per la tv che andrà in onda il 16 e 17 febbraio su Rai1, vede l’attrice nei panni della controversa giornalista, morta 9 anni fa. Vittoria Puccini parla del suo ruolo come “Una grande sfida sin dall’inizio”. Sarà la storia della donna, prima che della giornalista.
A cura di A. P.
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Vittoria Puccini sarà la protagonista di L'Oriana, film per la tv in onda in due puntate il 16 e 17 febbraio. Un prodotto che riporterà sul piccolo schermo la storia e le principali vicende di una delle scrittrici e giornaliste più discusse, controverse, apprezzate e al contempo contestate del decennio scorso, soprattutto per le sue posizioni contrarie al mondo islamico, Oriana Fallaci appunto. Si tratta di un prodotto realizzato da Stefano Rulli e Sandro Petraglia, che hanno scritto la sceneggiatura diretta da Marco Turco. La produzione è Fandango, in collaborazione con Rai Fiction. La Puccini ritorna dunque dopo un periodo di distanza dalla televisione, lei che è divenuta indubbiamente nota al grande pubblico con Elisa di Rivombrosa, fiction per eccellenza di canale 5 degli anni 2000, di cui era protagonista.

Le dichiarazioni dell'attrice in merito al ruolo interpretato sono forti e decise, quelle di un'interprete che ha accolto il ruolo in maniera rigorosa e decisamente profondo: "È stata una sfida fin dall'inizio, ho pensato che potevo ispirarmi al suo coraggio, al suo pensare che le sfide sono il sale della vita. La conoscevo solo come giornalista, ho cominciato a studiare la sua vita e ho scoperto una specie di Forrest Gump al femminile, con la differenza che Forrest Gump si ritrova testimone di tutti i fatti della storia per caso, mentre lei perché voleva esserci, testimoniare". 

E che la vita personale di Oriana Fallaci non possa essere considerata in separata sede rispetto ad una correlazione stessa con quei fatti di cui ha fatto di tutto per essere protagonista, o quantomeno spettatrice in rima fila, lo testimoniano anche le dichiarazioni di chi ha lavorato al prodotto dietro la macchina da presa, come lo stesso regista: "è il racconto del XX secolo attraverso i suoi occhi bisognava mostrare il suo essere nel mondo". Al centro del prodotto realizzato tra Grecia e Italia, la figura della donna, oltre che della giornalista. Quella delle sue storie d'amore divenute note al pubblico, in particolare quella con Alekos Panagulis, leader della resistenza greca, protagonista del suo libro "Un Uomo". Il film avrà un passaggio al cinema in questo inizio di febbraio, prima della messa in onda su Rai1 a metà mese.

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