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Veronica Panarello su Antonella: “Mi infanga con rancore e gelosia”

“Hanno arrestato un’innocente, questa è la giustizia italiana”. Dal carcere Veronica Panarello grida la sua disperazione in una lettera indirizzata al padre Francesco e letta in esclusiva a “Quarto Grado”. Di Loris dice: “Non l’ho ammazzato, ma l’ho amato immensamente”. Inoltre, rivolge un appello a Davide “Le mie braccia saranno sempre aperte, abbi pietà”.
A cura di D.S.
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La trasmissione "Quarto Grado" è tornata ad occuparsi del caso dell'omicidio del piccolo Loris. Il programma di Rete 4 ha ottenuto in esclusiva, una lettera che Veronica Panarello ha inviato a suo padre, Francesco. La donna, che attualmente è detenuta nel carcere di Agrigento, ha raccontato il suo stato d'animo:

«Caro Papà, spero che stiate bene. In questi giorni ho visto l'avvocato Villardita, ogni volta mi dà tanta speranza di riabbracciare le persone più care…»

Poi, è passata a parlare del marito Davide:

«La persona che ho amato di più e con cui ho avuto due diamanti, D. e Lorys, è sempre più distante da me, non riesco a farmene una ragione. Spero che abbia un po' di pietà per me e per quello che sto affrontando, portandomi l'unica mia ragione di vita, D.. La persona che è in carcere è la Veronica che ha sempre conosciuto».

"Vedendo le foto di Loris, il mio cuore ha pianto lacrime di sangue"

Veronica Panarello ha raccontato di aver ricevuto delle foto di Loris e si è detta devastata.

«Una mamma di un compagno di Lorys di Modica mi ha mandato delle foto di una recita del mio angioletto: il mio cuore ha pianto tante lacrime di sangue. Sapere che non potrò più riabbracciarlo è devastante. Ogni tanto esco fuori ma c'è grigio, quello del cemento. Alcuni steli d'erba stentano a spuntare tra le fughe. In cella ho un'ottima compagnia, il Vangelo, e sono sicura che Dio mi aiuterà ad affrontare le giornate, anche le più dure…».

La Panarello ha parole dure per la sorella Antonella che di recente è stata protagonista di una lite con il cacciatore Orazio Fidone, immortalata dalle telecamere di Mattino Cinque:

«Vedere Antonella, mia sorella, che in televisione infanga la mia persona e poi si chiama il Brutto Anatroccolo. …Questa è la persona che viene definita dalla magistratura "veritiera", e questo è deludente. Lei dimentica che una madre mette i propri figli al primo posto, per dare posto a frasi piene di rancore e gelosia, mostrandosi in televisione. Con lei non c'è mai stato un buon rapporto, in otto anni e mezzo di Lorys non è stata mai presente, lo ha visto 4/5 volte…».

"Non ho ammazzato Loris, l'ho amato immensamente"

La donna ha raccontato, poi, di come spesso sogni che la sua famiglia sia ancora unita come un tempo:

«Papà, non ho più le braccia di Davide che mi avvolgevano facendomi sentire al sicuro ma solo le mie per lottare, e il vostro sostegno. Nei miei sogni vedo la mia adorata famiglia unita e felice, Lorys e D. che mi chiamano "Mamma", quella parola che non sento pronunciare dall'8 dicembre… Ogni volta non vorrei svegliarmi perché non è più tutto come lo vedo nei sogni. Il dolore è tanto, mi hanno strappato il cuore e me lo hanno restituito tutto pieno di ferite. Non ho ammazzato Lorys ma l'ho amato immensamente».

Infine ha ribadito con forza la sua innocenza:

«In cella non mi manca nulla di materiale, ma le persone a me più care. Non vorrei trovarmi qui, perché amare i propri figli e il proprio marito non è reato. Hanno arrestato un'innocente! Questa purtroppo è la giustizia italiana. […] Non preoccupatevi, in carcere mi trattano bene, soprattutto le poliziotte… Papà, non voglio farvi star male ma questo è il mio stato d'animo… Perdere un figlio è troppo doloroso e devastante. Vi voglio bene, spero di vedervi presto. Non dimenticarti di mandarmi altre foto dove c'è tutta la mia famiglia. Se vedi Davide digli che le mie braccia saranno sempre aperte e che vorrei vederlo insieme a D.. Soffro di non poterli abbracciare».

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