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Svolta nel caso Bill Cosby, nullo il processo per violenza sessuale

Il processo che vede imputato l’attore è stato dichiarato nullo per l’impossibilità di trovare un accordo tra i giurati, in stallo su tutti i capi di accusa. Bill Cosby, che rischiava 10 anni di reclusione, si è detto soddisfatto ed ha ringraziato la giuria.
A cura di Andrea Parrella
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Il processo per violenza sessuale che vede imputato il celebre attore americano Bill Cosby si è arenato in queste ore per incapacità, da parte dei giurati, di raggiungere un accordo per emettere una sentenza. La giuria si è trovata in "stallo su tutti i capi d'accusa", dunque il processo è stato dichiarato nullo. A dichiararlo, in questi minuti, i media americani. Soddisfatto Cosby, che ha pubblicamente ringraziato la giuria e i suoi sostenitori. La soddisfazione dell'attore è naturalmente dovuta al fatto che questa svolta, pur non facendo decadere le accuse, allungherà le fasi processuali in modo considerevole. Il processo lo vede imputato con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di dieci tra attrici e collaboratrici che hanno gravitato intorno ai suoi affari e ai suoi lavori, a cavallo tra gli anni '70 e gli anni '90. Cosby rischiava una condanna a 10 di reclusione.

Keshia ha sempre difeso Bill Cosby

Pochi giorni fa, l'attore si era presentato alla prima udienza con Keshia Knight Pulliam, l'attrice interprete della piccola Rudy ne I Robinson. Oggi 38enne, ha sempre difeso pubblicamente, così come in aula, l'uomo che vestiva i panni del padre nel celebre telefilm degli anni Ottanta. "Non è l'uomo che conosco", con queste parole ha sempre supportato Cosby negli ultimi due anni. Nefandezze di ogni genere gli sono state attribuite, lui ha parlato pochissimo ma tanti che lo hanno conosciuto bene si sono espressi:

Io non c'ero e non c'era nessuno per sapere esattamente cosa sia successo, ma tutto quello che posso dire è che niente di ciò che ho sentito si avvicina minimamente all'uomo che ho conosciuto e amato. Siamo ancora in America, dove si è innocenti fino a prova contraria.

Sono stati in molti a considerare quella di Cosby come una grande mossa mediatica, finalizzata a sensibilizzare la giuria e portarla così dalla sua parte. Visti gli ultimi risvolti, non si può escludere del tutto che la cosa sia servita.

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