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“Sposati a prima vista”, la tv americana fa accoppiare perfetti sconosciuti

In America nasce un programma promosso dall’emittente FYI che promette di generare non poche polemiche: due sconosciuti si sposano senza mai essersi visti e hanno sei mesi di tempo per capire se l’altro sia la propria anima gemella.
A cura di Andrea Parrella
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Che gli esperimenti televisivi debbano, in quanto forme di intrattenimento, mettere alla prova il gusto comune e il sistema di pensiero del pubblico, è una cosa che si ritiene positiva, se non altro come premessa di chi la televisione la fa. Esistono però alcune circostanze nelle quali l'eccesso sembra prevalere sul buon senso, così come parte del pubblico americano pensa di "Married at first sight", da tradurre in "Sposati a prima vista", programma realizzato oltreoceano che sta andando in onda in America ogni martedì sera e che sembra contravvenire le normali logiche culturali occidentali e, soprattutto le conquiste, una delle quali è stata quella di ottenere la libertà di scegliersi l'uomo o la donna con la quale condividere il resto della vita.

"L'antidoto al caos del mondo dei single"

Matrimonio a prima vista infatti, come si può intuire da un titolo che tutto è fuorché criptico, si pone l'obiettivo di creare delle coppie che abbiano una caratteristica essenziale alla base: i due componenti non devono conoscersi, non devono essersi mai visti. Il nuovo reality dell'emittente FYI si affida alla supervisione di tre esperti: lo psicologo Joseph Cilona, il consigliere spirituale Greg Epstein, la sociologa Pepper Schwartz e la sessuologa Logan Levkoff. Hanno scelto i protagonisti sulla base di esigenze e caratteristiche, "sposandoli", è proprio il caso di dirlo, per questioni di convergenze e similarità. La sociologa Schwartz sostiene ad esempio che "Questa ricetta potrebbe essere l’antidoto al caos del mondo dei single. Molti si arrendono alla solitudine, ma hanno solo bisogno di un po’ d’aiuto”, e chi può dire il contrario, in fondo. D'altronde la maggior parte delle persone scelte ha dichiarato un'insoddisfazione di fondo motivata da delusioni amorose, incapacità a trovare la propria anima gemella, insomma, situazioni che hanno reso accettabile l'idea di un tentativo.

Liberi di lasciarsi dopo sei mesi

Il programma è stato già registrato e il regolamento prevede un tentativo di convivenza di sei mesi, successivi al matrimonio e alla luna di miele, durante i quali le coppie conosciutesi proprio un momento prima di andare all'altare, dovranno capire se abbiano qualcosa in comune o meno. La produzione ha concesso a tutti la facoltà di cambiare idea, visto che l'eventuale annullamento sarà totalmente a spese della produzione, separazione compresa. Naturalmente, viste le premess, c'è da credere che anche se solo una delle coppie deciderà di rimanere insieme, si potrà ritenere riuscito l'esperimento. Ma che in America "Sposati a prima vista" sia stato anticipato da una lungua scia di polemiche, non è un caso. Presto, in fondo, potremmo ritrovarcelo qui in Italia.

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