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“Sono attratto da bambine di 4 anni”, documentario shock sulla tv inglese

Indignazione, ma anche elogi, ha generato un documentario andato in onda su Channel 4 in cui un 39enne confessa di provare attrazione per le bambine dai 4 ai 6 anni. Ma aggiunge di non aver mai commesso atti di pedofilia: “Ci metto la faccia perché ho un problema e ho bisogno di aiuto”. Ed ora tutti si chiedono: la pedofilia è un problema di salute pubblica?
A cura di Andrea Parrella
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Sono state molte le proteste, ma anche copiosa e consistente la discussione generata, dopo la messa in onda del documentario d'impatto da parte del canale britannico Channel 4 sul tema della pedofilia. Il docufilm riportava l'intervista di un uomo di 39 anni il quale ha scelto di mostrare il proprio volto alle telecamere, ammettendo di essere attratto da bambine piccole, di un'età che va dai 4 ai 6 anni, sin da quando lui ne aveva 20. Una vicenda che ha sollevato un mare di polemiche provenienti specialmente dalle associazioni che combattono il fenomeno della pedofilia. L'associazione nazionale delle vittime di abusi durante l'infanzia ha infatti affermato che il documfilm andato in onda rischia di risultare offensivo nei confronti di coloro che hanno subito questo genere di abusi, sottolineando come il tempo dedicato al documentario poteva essere meglio speso se indirizzato all'aiuto delle vittime.

Al contempo, tuttavia, altre associazioni e gruppi di telespettatori hanno finito per apprezzare il lavoro realizzato dalla rete televisiva, col merito di aver fatto luce su un problema prima che questo si manifestasse nei suoi effetti più nefasti. Va infatti specificato come l'intervistato, chiamato genericamente Eddie, abbia categoricamente negato di aver mai abusato di minori. Anzi, aggiunge di aver preso la faticosa decisione di mostrarsi in volto e raccontare la sua storia proprio perché conscio che questa attrazione sia una malattia che la società deve affrontare, aiutando chi ne sia affetto: "Preferirei ovviamente non avere questo tipo di pensierii, ma purtroppo li provo ed è una cosa difficile da affrontare. Molte persone danno per scontato che io abbia abusato di minori perché collegano automaticamente i miei sentimenti all'azione. E' ovvio che io non abbia alcuna intenzione di farlo".Eddie prosegue, con la consapevolezza che le sue affermazioni possano risultare sinistre:

La gente probabilmente si chiede "Perché non rinchiudiamo questo tizio? Dovremmo ucciderlo". La gente non fa che aspettare di poterti offendere, prima di capire che debba aiutarti, ma se non ti lasci l'opzione di guardare avanti e dire "Ascoltate, ho un problema, ho bisogno d'aiuto", cosa stai cambiando? Non stai cambiando nulla.

Il documentario mandato in onda da Channel 4 potrebbe portare ad una nuova chiave di lettura del problema della pedofilia, un tabù che la società moderna ha difficoltà a fronteggiare, nascondendosi dietro l'accusa ostinata e contraria, in molti casi in assenza di prove concrete. E' pratica comune, in relazione a questo genere di argomenti, propendere verso una posizione giustizialista più che garantista, proprio perché si tratta di una tematica di grosso impatto emotivo.Per questo motivo in Inghilterra molti hanno elogiato il lavoro della rete, attribuendogli un valore inestimabile che può innalzare il tema della pedofilia ad un problema di salute pubblica.

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