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Sky Italia in chiaro dal 2015? Così Murdoch sfida Berlusconi

Secondo un’indiscrezione lanciata dal quotidiano La Repubblica, l’azienda di Rupert Murdoch starebbe pensando ad un graduale passaggio in chiaro di buona parte dei propri canali. La strategia sarebbe finalizzata a sfidare alla pari Mediaset e risolvere le perdite degli ultimi anni.
A cura di Andrea Parrella
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L'indiscrezione è tale e resta tale, pubblicata da una fonte autorevole, ovvero La Repubblica, ed è di certo succosa, perché potrebbe consistere in un totale e completo stravolgimento del panorama televisivo, qualora dovesse essere confermata. Claudio Tito ha infatti pubblicato, questa mattina, un articolo sul quotidiano diretto da Ezio Mauro secondo il quale Sky starebbe studiando una strategia, da realizzare in tempi brevi, per estendere la gratuità dei propri canali a buona parte del bouquet, così come accaduto per il canale Cielo. Il gruppo di proprietà di Rupert Murdoch riterrebbe dunque necessario questo passo per perseguire due obiettivi differenti, ma che guardano in una medesima direzione. In primo luogo equiparare in mezzi e possibilità Mediaset, che in Italia è senza dubbio una concorrente diretta nel settore. Il gruppo di Berlusconi ha infatti reso l'idea dei propri obiettivi con l'acquisizione del pacchetto Champions League per il triennio 2015-2018, senza dimenticare la battaglia per i diritti del campionato di serie A avvenuta quest'estate, quando la D'Amico e Mino Taveri faceva botta e risposta di proclami per sedurre Lega Calcio e telespettatori rispetto a quale scelta si dovesse adottare per l'assegnazione dei suddetti diritti (poi finiti nelle mani di Sky, come prevedibile).

L'avanzare di Sky in chiaro avvalorerebbe sempre più l'attestarsi di un duopolio televisivo delle private in Italia, in previsione dell'arrivo nel 2015 di Netflix, la piattaforma online che sta di fatto stravolgendo i mercati televisivi di mezzo mondo, offrendo contenuti a totale disposizione del telespettatore, sempre e comunque, con il pagamento di un semplice abbonamento mensile. Sia Sky che Mediaset stanno provando a prevenire la forza d'impatto di Netflix potenziando i rispettivi servizi online, una con il suo On Demand, l'altra con la piattaforma Infinity, ma la mossa di Sky sarebbe presumibilmente finalizzata a trattenere l'attenzione dei telespettatori proprio sul piccolo schermo. Si tratta di un'ipotesi che dovrebbe realizzarsi proprio nel 2015, a patto però che Mediaset faccia un passo indietro su Premium, ovvero che ceda del tutto il monopolio della Pay Tv a Sky (cosa che, francamente, appare improbabile allo stato attuale delle cose). Repubblica ritiene che Sky potrebbe iniziare a passare in chiaro con i suoi canali All News, per tramutarsi progressivamente lasciando sulla piattaforma Pay solo alcuni contenuti, di certo una fetta molto inferiore a quella attuale.

Se qualcuno dovesse chiedersi il perché di questo allarmismo, Tito spiega dati alla mano la verosimiglianza di questa indiscrezione, illustrando i passivi registrati da Sky nell'ultima annata, con circa 200mila abbonati in meno, oltre 8 milioni e una perdita nei ricavi di circa 2,2 miliardi di euro. Una situazione speculare, se non peggiore, riguarderebbe Mediaset e non vedrebbe esclusa nemmeno la Rai, notoriamente in crisi con i ricavi pubblicitari. Insomma, dobbiamo prepararci ad una rivoluzione?

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