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Scoppia il caso dei gettoni d’oro: “Non è oro puro, come sostengono la Rai e la Zecca”

Sin dal 1955, con la trasmissione ‘Lascia o Raddoppia’, la Rai premia i concorrenti con gettoni d’oro 999,9. Dunque, oro puro. Una vincitrice, però, ha fatto analizzare i gettoni e ha scoperto che il metallo non è poi così prezioso e dunque, ha un valore minore rispetto a quello dichiarato. La trasmissione ‘Report’ ha approfondito il caso.
A cura di Daniela Seclì
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La trasmissione ‘Report‘ si è occupata dello strano caso dei gettoni d'oro, corrisposti dalla Rai in caso di vincita nei suoi programmi. Tale premio esiste dal 1955, contestualmente alla trasmissione ‘Lascia o Raddoppia‘. I gettoni vengono preferiti al denaro contante, per non violare la legge sul gioco d'azzardo. Sul tanto ambito premio, però, sembrano calare delle ombre.

Ma andiamo con ordine. Tutto ha avuto inizio nella puntata di Report, trasmessa il 24 aprile 2016. In un servizio a cura dell'attuale presentatore Sigfrido Ranucci, si parla del caso di Maria Cristina Sparanide, concorrente che  – il 5 aprile 2013 – ha vinto 100 mila euro, nel programma di Rai1 ‘Red or Black', condotto da Fabrizio Frizzi. La donna ha raccontato:

"Ricevo la prima lettera dalla Rai, che mi dice che di 100 mila euro vinti, me ne venivano mandati 80 mila. Venivano sottratte le tasse, ma questo c'era scritto sul contratto. Poi mi arriva la lettera dalla Zecca dello Stato, mi dicono che la Rai l'aveva incaricata di coniare 4 gettoni d'oro del valore nominale di 20 mila euro".

Leggendo la lettera, però, la Sparanide scopre che il valore complessivo dei gettoni è di circa 64 mila euro, 16.188 euro a gettone anziché 20 mila. Dal valore nominale vanno sottratti, tra altre spese, anche l'Iva al 22% e le spese di coniatura. L'Iva però non dovrebbe essere detratta da ciò che dovrebbe essere considerato "oro da investimento", anche se in merito esistono pareri discordanti.

I gettoni d'oro 999,9 sono in realtà d'oro 995?

Maria Cristina Sparanide sostiene di essere stata invitata dalla Zecca ad accettare denaro contante, anziché i gettoni d'oro.

"Mi hanno detto ‘Le consigliamo di rinunciare ai gettoni d'oro e farsi bonificare l'importo di 64 mila euro'. Me l'hanno chiesto con insistenza ma io ho risposto di no".

Così, la donna ha portato i suoi gettoni in un'azienda orafa per farli valutare. La Rai è l'unica televisione a premiare con gettoni d'oro 999,9, quindi del massimo della purezza. Mediaset, ad esempio, paga con gettoni in oro 750.

"Appena ho portato un gettone, hanno guardato il certificato della Zecca, hanno analizzato il gettone e mi hanno detto ‘questo non è 999,9', quindi non era oro puro, nonostante il marchio della Zecca indicasse 999,9. Anche gli altri gettoni, che successivamente ho venduto, erano tutti non puri".

Anche ‘Report' ha fatto controllare i gettoni d'oro, appurando che non è oro puro ma 995.

La Rai si rivolge alla Zecca dello Stato che compra l'oro da Banca Etruria

La Rai ha un contratto di fornitura esclusiva con la Zecca dello Stato, la quale conia i gettoni d’oro e li certifica. A rifornire dei lingotti la Zecca è stata Banca Etruria. Dalla Zecca hanno spiegato che hanno scelto quella banca perché, in base a delle indagini di mercato, fa il prezzo più basso. Dunque l'oro non viene acquistato in base a delle gare, ma tramite indagini di mercato. Dal canto suo, Banca Etruria si difende:

"Noi non produciamo oro. Acquistiamo i lingotti da aziende raffinatrici. Il tutto avviene con tanto di certificazione e di controlli".

"I gettoni d'oro mai consegnati"

Secondo quanto affermato da Report, infine, i concorrenti che riportano una vincita, riceverebbero un modulo da firmare, in cui il vincitore dichiara di aver ricevuto i gettoni, scortati da guardie armate, e di averli rifiutati e rivenduti alla Zecca dello Stato, in cambio di denaro contante. In realtà, però, diversi concorrenti intervistati da ‘Report' sostengono di non aver mai ricevuto i gettoni a domicilio. Dunque, è anche impossibile verificare se siano stati realmente coniati. Su questo caso, il programma ‘Report' continuerà a indagare.

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