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Sanremo 2015, il cachet di Carlo Conti finisce nel mirino delle polemiche

Il conduttore percepirà 100mila euro in meno rispetto a Fazio, il suo predecessore. Ma le polemiche potrebbero derivare dal fatto che, contemporaneamente, lo stipendio di Conti è superiore al milione e si sa, in tempi di spending review non se ne ha mai mai abbastanza.
A cura di A. P.
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Quando si parla di Sanremo, quello dei cachet di ospiti e conduttori è certamente uno degli argomenti più battuti nei tipici ambiti da bar, dove il Festival si commenta mentre si dice che non lo si guarderebbe mai. Questo sia perché i soldi, come il sangue e il sesso fanno sempre notizia, ma anche perché quelli sborsati per Sanremo restano fondamentalmente soldi pubblici. Sono pubblici quelli che andranno a finire nelle tasche di Arisa ed Emma Marrone, 80 mila euro che sembrano briciole rispetto alle cifre percepite dalle vallette storiche di Sanremo come la Hunziker o Ilary Blasi, sono pubblici quelli che percepirà Rocio Munoz Moralez (il suo cachet al momento rimane secretato) rischia, la compagna di Raoul Bova scelta in extremis per affiancare le due cantanti che accompagneranno Conti; e saranno pubblici quegli stessi soldi che finiranno nelle tasche del conduttore di questo Festival di Sanremo 2015.

Ma è proprio questo il cachet che è deputato a finire nell'occhio del ciclone: 500mila euro per il conduttore e direttore artistico della kermesse. Non si tratta di una cifra astronomica, anzi tutt'altro, è pure inferiore a quella che Fabio Fazio percepì per il suo Sanremo 2015, decisamente scarso in termini di ascolti e, dunque, ritorno pubblicitario. Ma quello che rischia di generare un po' di sterile chiacchiericcio è il fatto che, contemporaneamente, la Rai paga un contratto più che lauto a Conti, superiore al milione di euro. Il presentatore è senza ombra di dubbio un volto simbolo di Rai1, conduttore dei format di maggior successo della rete, da Tale e Quale Show a I Migliori Anni, che all'azienda fruttano ascolti e consenso popolare di dimensione enormi. Eppure la cifra da lui percepita, in tempi di crisi come questo, quando la spending review, oltre a un'esigenza di fatto, è soprattutto un concetto abusato che i contribuenti preferirebbero sempre e comunque veder primeggiare sulla spesa stessa.

Nel frattempo si continua a parlare delle ipotesi relative agli ospiti, stranieri e non, che potrebbero salire sul palco dell'Ariston. Al momento sembra il punto più incerto di questo festival. Il nome di Will Smith, come affermato dal settimanale Oggi, è sempre più verosimile, visto che l'attore arriverebbe a titolo gratuito per la presentazione del suo nuovo film. Ma al contempo si starebbe trattando per due nomi forti del mondo dello spettacolo italiano: l'immancabile Fiorello è sempre trai papabili, al punto che forse sarà davvero ospite del festival solo quando non rientrerà più nella rosa dei nomi. Ma altrettanto onnipresente è il nome di Alessandro Siani.

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