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Rita Bonaccorsi: “Mi hanno flagellata e devastata, ma non lascerò mai la mia casa”

A due giorni dalla messa all’asta della sua casa dopo lo sfratto, la ex moglie di Totò Schillaci continua la sua protesta, arrivando a strappare la carta d’identità in diretta: “Non sono più italiana. Lotterò con tutte le mie forze”.
A cura di Valeria Morini
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Rita Bonaccorsi, ex moglie di Totò Schillaci, è tornata ospite di Barbara D'Urso a Domenica Live, a due giorni dalla messa all'asta della sua abitazione. La donna ha protestato ancora una volta per lo sfratto, subito un anno fa, che lei ritiene ingiusto.

Hanno rimesso la casa all'asta. Il debito iniziale però non esiste, c'è stata una cessione d'aziende nel 2004. È una cosa illegittima, lo confermo e mi prendo tutte le mie responsabilità. La procura di Palermo deve avere il coraggio di prendere il fascicolo e analizzarlo, sono innocente. Abbiamo presentato una richiesta in Senato per l'impignorabilità della casa, lotterò con tutte le mie forze. Ci sono le sentenze penali che mi danno ragione. Se qualcuno me la compra, faremo altri vent'anni di processo.

Ha parlato anche la figlia Jessica, con lei in studio: "Mi fa male vedere mia madre così, ne è uscita distrutta. Questa storia è un emblema dei problemi dell'Italia. Questa casa ce l'ha regalata mio padre, è nostra. Nel momento in cui daranno ragione a mia madre, perché gliela daranno, chi ci ridarà la nostra casa s e viene venduta?".

Rita Bonaccorsi: "Non sono più italiana"

Un video mostra Rita, costretta a vivere in roulotte in cui risiede da mesi: "La cosa che mi manca di più è non avere acqua e luce. Non so quanto resisterò". Tornati in studio, la donna ha voluto mettere in atto una protesta contro lo stato italiano, strappando in diretta la carta d'identità.

Io massacrata dalla legge e dalla giustizia. Non voglio più essere italiana. Non ho casa, vivo per strada, non ho un lavoro. Mi hanno marchiata, flagellata, devastata. Non posso vivere più così. Quella casa non la lascerò mai. Se avessi fatto il debito sarebbe giusto pagarlo, ma non l'ho mai voluto fare, nemmeno quando c'era Totò e poteva aiutarmi. Entrerò dentro casa, violerò il divieto.

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