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“Rischiatutto” con Fabio Fazio rinviato a data da destinarsi

Dopo la polemica della pubblicità “irregolare” della Tim, un’altra tegola si abbatte sul popolare conduttore: la nuova edizione del “Rischiatutto” slitta ancora.
A cura di G.D.
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Non c'è ancora l'ufficialità ma le date stabilite per il ritorno del "Rischiatutto", in una edizione completamente rinnovata e condotta da Fabio Fazio, non saranno quelle. Rai Pubblicità aveva stabilito che la prima puntata sarebbe dovuta andare in onda il 18 febbraio su Rai Tre, una settimana dopo il Festival di Sanremo, mentre una striscia quotidiana chiamata "Le Audition" sarebbe dovute partire dal 1 febbraio. Non è ancora certo, ma sembra che tutto subirà uno slittamento in proporzione, con "Le Audition" che sarebbero pronte a partire soltanto dopo Sanremo e, successivamente, sarebbero previste le dieci puntate del quiz non prima di una serata evento che fungerà da introduzione.

"Rischiatutto", ritardi continui sulla tabella di marcia

Già lo scorso maggio si ravvisarono rallentamenti sulla tabella di marcia per una problematica legata ai diritti del "Rischiatutto". Secondo quanto riportò Dagospia, la Rai dopo aver scoperto che i diritti del programma sarebbero appartenuti alla stessa azienda, si sarebbe resa conto che avrebbe potuto riproporre lo show senza dover pagare nessun tipo di somma alla famiglia di Mike Bongiorno. Questi rallentamenti, però, non sono stati né smentiti né confermati dall'azienda, quindi ad oggi non è chiaro se la questione "diritti" abbia avuto un seguito. Solo voci, che però rendono chiaro il fatto che la genesi di questo reboot sia stata complessa sin dal principio.

Fabio Fazio e la pubblicità "irregolare" della Tim

È senz'altro un'altra tegola per Fabio Fazio, dopo le polemiche per la pubblicità della Tim. Tutto è partito da un gruppo Facebook, quello dei "Giornalisti Italiani su Facebook", che hanno fatto notare come un giornalista iscritto all'Odg quale il conduttore di "Che tempo che fa", in osservanza della Carta dei doveri del giornalista, non dovrebbe fare alcun tipo di pubblicità a scopo di lucro.

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