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“Ricomincio da me”, non fate di Troisi il solito “Pulcinella”

Dopo anni di gestazione, finalmente Taodue è pronta a girare la miniserie sulla vita di Massimo Troisi con tante incognite, dalla scelta dell’attore alla sceneggiatura, per un progetto difficile. La speranza è che non si cada nel solito difetto d’esportazione “Napoli-Italia”: quello di “pulcinellizzare” tutto.
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La miniserie su Massimo Troisi, "Ricomincio da me", finalmente vedrà la luce. E' questione di giorni con il carrozzone della Taodue ai blocchi di partenza per le riprese, tra Roma e Napoli, per quello che "non sarà un ‘best of' di Troisi". Le aspettative sono alte, anzi altissime, e la scelta di Fabio Troiano come interprete dell'attore scomparso il 4 giugno 1994 per un arresto cardiaco avvenuto nel sonno, non restituisce le garanzie necessarie a pensare che, sì, sarà un plebiscito di consensi. Il punto non è certo l'ottimo attore torinese che, sin dalla Melevisione fino all'ultima partecipazione come conduttore a The Voice, ha mostrato l'esperienza giusta per cimentarsi con il classico "progetto-della-vita". La questione è che, forse, una miniserie su Massimo Troisi, nonostante la carica delle "biofiction" alle quali saremo costretti per la stagione televisiva ormai alle porte, nasconde più di un'insidia. In primo luogo c'è l'attaccamento che una città intera ha nei suoi confronti e di contro, non certo un'indifferenza ma quasi, per il resto del Paese che in vita "non capiva quello che diceva". La scelta dell'attore, in questo senso, è ininfluente.

Fare una miniserie su Massimo Troisi, impone la regola morale di non "pulcinellizzare" tutto, come tradizione vuole, quando si mette mano al prodotto "Napoli" da esportare al resto d'Italia. Questo è il rischio più grande cui dovranno far fronte Pietro Valsecchi e i suoi. I tre anni di gestazione lasciano presumere che ogni aspetto, ogni sfumatura sia stata abbondantemente ragionata, discussa e preparata. La sceneggiatura è firmata da Gianluca Ansanelli, Mizio Curcio e Andrea Nobile, i primi due napoletani cresciuti nel segno e nel mito di Massimo. Il lavoro è stato portato avanti, soprattutto, grazie agli incontri con le persone più vicine all'uomo, quanto all'artista, da Lello Arena a Ettore Scola, fino a Nathalie Caldonazzo, sua compagna al momento della morte.

Una miniserie ambiziosa che introduce anche i personaggi di Noiret e Benigni. Mizio Curcio ha rivelato che, nel racconto della vita di Massimo Troisi, non si potevano escludere certo i personaggi chiave del suo percorso di vita. Quindi, scontata la presenza dei personaggi di Enzo De Caro e Lello Arena, con il quale Troisi formò il trio "La Smorfia", ci saranno anche Phillippe Noiret e Roberto Benigni. La curiosità e le aspettative aumentano, anche pensando a chi sarà ad interpretare questi due personaggi e a come verrà sviluppato il rapporto con il personaggio interpretato da Troiano. Tante incognite, dunque, tutti consapevoli, Taodue compresa, che saranno in molti, pronti con occhi sgranati e dita pronte sui tablet e sulle tastiere, ad aspettarsi tanto da questo progetto. Noi tifiamo Massimo.

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