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Riccardo Cocciante contro i talent show: “Ho provato pena per i ragazzi di The Voice”

Intervistato dal settimanale “Libero”, il cantautore, coach della prima edizione di “The Voice of Italy”, è stato estremamente critico verso il mondo dei talent show. Inoltre non è sembrato particolarmente entusiasta nemmeno della scelta di Elodie di interpretare la sua “Quando finisce un amore” a Sanremo.
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Riccardo Cocciante (GettyImages).

"Ho avuto molta pena per i ragazzi di ‘The Voice', buttati via, dopo tutti gli sforzi fatti, perché non servivano più". Lo ha dichiarato in un'intervista al quotidiano "Libero" Riccardo Cocciante, spiegando perché ha abbandonato per sempre "The Voice of Italy", dopo aver ricoperto il ruolo di coach durante la prima edizione:

Non l'ho rifatto proprio perché questi interpreti, una volta finito il talent, vengono completamente abbandonati. E rimangono bruciati da quello che hanno fatto. Le case discografiche ormai non investono più, all'epoca ci facevano crescere. Il primo disco non era quasi mai un successo. I ragazzi ora sono scoraggiati, si salvano solo entrando a far parte di una moda, facendo canzoni ammiccanti che possono piacere al primissimo momento.

Non è la prima volta che il cantante si pronuncia in maniera così negativa nei confronti del sistema dei talent-show. Già nel 2015, infatti, intervistato da Fanpage a Roma in occasione della conferenza stampa di presentazione di "Notre-Dame de Paris", dichiarò:

Sono stato giudice di un talent e non l'ho rifatto più, perché trovo che i giovani che vanno in questi talent non sono trattati molto bene e, in fondo, sembrano un po' usa e getta, no? Si prende e poi si butta via il personaggio.

"Non ho bisogno della televisione per esistere"

A "Libero", inoltre, Cocciante ha raccontato di non essere rimasto in contatto con nessuno dei suoi colleghi coach della prima edizione. Nonostante il giudizio estremamente critico sui talent, il cantautore ha voluto sottolineare il successo della sua pupilla Elhaida Dani, vincitrice di "The Voice", che adesso interpreta Esmeralda nella versione francese di "Notre-Dame de Paris". Successivamente si è soffermato sul suo rapporto conflittuale con la televisione, citando anche il Festival di Sanremo:

Siamo noi a dover utilizzarla, non a dover essere utilizzati da lei. Io non ho bisogno della televisione per esistere. In certi momenti mi piace e in altri per niente. Penso a Sanremo: non bisogna entrare nella trappola di doverlo fare per forza per esserci. Io l'ho fatto una volta e mai più. Non voglio entrare in una macchina che prima o poi ti tritura.

"Elodie a Sanremo? Al suo posto avrei scelto un altro pezzo"

E, parlando dell'ultimo Festival, Cocciante non è stato particolarmente generoso nemmeno con il vincitore dell'ultima edizione, Francesco Gabbani: "Non mi è piaciuta Occidentali's Karma", ha commentato lapidario cantautore. L'artista, inoltre, non è parso molto lusingato dalla scelta di Elodie, che nella serata dedicata alle cover ha interpretato il suo brano "Quando finisce un amore":

Ha scelto una delle mie canzoni più difficili. Sarebbe stato più semplice cantare "Margherita" o "Se stiamo insieme". Ne è uscita bene, ma fossi stato in lei avrei preso un altro pezzo.

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