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Recitò con Carlo Verdone e Gino Bramieri, oggi Federico Rizzo fa l’arbitro di calcio

Co-protagonista con Carlo Verdone ne Il bambino e il poliziotto e nipote di Gino Bramieri nella nota serie tv Nonno Felice, oggi Federico Rizzo è un arbitro di calcio della sezione Monza.
A cura di Eleonora D'Amore
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Lo ricordiamo tutti come il bambino saputello e indisponente del film Il bambino e il poliziotto di e con Carlo Verdone, o come il nipote saggio e caparbio di Gino Bramieri in Nonno Felice. Oggi Federico Rizzo fa parte della Associazione Italiana Arbitri di calcio, sezione di Monza e ha cambiato completamente vita. Il suo debutto al cinema risale al 1989 quando fu preso nel cast del film Ladri di saponette di e con Maurizio Nichetti, interpretando il piccolo Bruno. Nello stesso anno anche Carlo Verdone lo volle per il film Il bambino e il poliziotto, in cui fu suo co-protagonista e complice in scena. Nel 1992 si aggiudica l'ultimo ruolo cinematografico nel film Anni 90, nel quale gli fu affidato il ruolo del figlio di Nino Frassica.

In televisione la carriera fu, se possibile, ancora più breve: dal 1992 al 1995 ha prestato il volto a Federico, il nipotino di Gino Bramieri nella sitcom Nonno Felice. E nel 1995 fece una piccola comparsata nella sitcom Norma e Felice, per l'episodio dal titolo Mordi e fuggi. Federico Rizzo oggi ha cambiato vita e si è dato al mondo del calcio, diventando un arbitro della sezione di Monza.

È stato proprio Carlo Verdone a ricordarlo poche ore fa con uno dei suoi meravigliosi post su Facebook, nel quale ha ricordato il film in questione e la sinergia con il piccolo Federico Rizzo sul set:

1989. Il Bambino e il Poliziotto. Questa foto me l'ha mandata oggi Andrea Morandi della rivista Ciak. Era nel loro archivio, e lo ringrazio molto per il pensiero. Accanto a me il piccolo Federico Rizzo, bambino che non sbagliava una battuta! Era talmente geniale che mi metteva spesso in difficoltà.  Una volta sostituii un aggettivo in una battuta … mi corresse mentre la stavamo girando.  "Non ti permettere mai più" gli urlai: diventò rosso come un pomodoro, ma poi lo abbracciai perché si era mortificato. Questa foto fu scattata all'interno del carcere di Rebibbia prima che io avessi il colloquio con la mamma detenuta (Adriana Franceschi). "Il bambino e il poliziotto" fu l'unico film che io non concepii in nulla: l'idea fu di Leo Benvenuti e Piero De Bernardi, e anche gran parte della sceneggiatura fu loro.  Il 1989 fu un anno di instabilità per me: nonostante venissi da un bel successo con "Compagni di Scuola", entrai in una sorta di smarrimento creativo. Soffrivo tanto di insonnia e non ero nelle condizioni di scrivere nulla, e allora Leo e Piero mi proposero una loro vecchia idea destinata a Comencini che era però rimasta nel cassetto.

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