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Palazzo Strozzi diventa Palazzo Stronzi, Fabrizio Frizzi chiede scusa in diretta

Il conduttore incassa l’ennesima gaffe a “L’eredità” e si vede trasformare il palazzo simbolo del Rinascimento fiorentino in un palazzo di ben altra fattura.
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"Amici di Firenze, scusate tanto". Testa bassa e non ha potuto fare altro Fabrizio Frizzi dopo l'ennesima gaffe, la seconda in una settimana, a "L'eredità". Ai concorrenti si chiedeva di rispondere alla domanda completando le lettere mancanti. Il famoso palazzo fiorentino è ovviamente Palazzo Strozzi, ma il concorrente evidentemente non conosceva la domanda ed ha finito per scadere nel volgare rispondendo "Palazzo Stronzi". Immediate le scuse di Fabrizio Frizzi dopo l'ennesimo strafalcione, scuse dirette soprattutto agli abitanti di Firenze.

Dopo un attimo di imbarazza ed uno un po' più lungo di rilassamento e risate da parte del pubblico, il concorrente dà la risposta giusta. È l'ennesimo strafalcione dopo quello andato in onda venerdì sul Muro del Pianto. La concorrente, in quell'occasione, ha spostato l'ubicazione del famoso muro simbolo della cultura ebraica, da Gerusalemme a Berlino.

Cos'è Palazzo Strozzi e dove si trova

Palazzo Strozzi si trova a Firenze e rappresenta uno dei più bei palazzi rinascimentali italiani. È ubicato fra le omonime via Strozzi e piazza Strozzi, e via Tornabuoni, con tre grandiosi portali identici, su altrettanti lati. È un capolavoro dell'architettura civile fiorentina, un simbolo del Rinascimento costruito per volontà di Filippo Strozzi, ricco mercante appartenente a una delle famiglie più facoltose di Firenze.

Esilati da Firenze per opposizione alla famiglia dei Medici, gli Strozzi riuscirono a rientrare grazie alla fortuna accumulata da Filippo come banchiere a Napoli. Il ritorno a Firenze, deciso a schiacciare i suoi rivali, fu condito dall'acquisto di terreni attorno alla sua residenza per disporre del terreno necessario per costruire il palazzo più grande che si fosse mai visto a Firenze. La progettazione e la costruzione fu complessa, i lavori iniziarono solo nel 1489 e due anni dopo morì Filippo. Gli eredi proseguirono con difficoltà per esaudire il suo sogno. Nel 1662 fu definitivamente ingrandita da Gherardo Silvani e solo nel 1864 completata ufficialmente, aggiungendo lungo via Tornabuoni la panca di via da Giuseppe Poggi. Le facciate si sono restaurate nel fine Ottocento e negli inizi del Novecento.

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