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Omicidio Loris, l’appello del Procuratore: “Chi sa parli, anche con la stampa”

Chi l’ha visto continua a seguire il caso dell’omicidio del piccolo Loris. Ai microfoni della trasmissione il Procuratore di Ragusa fa un appello ai cittadini di Santa Croce Camerina chiedendo di parlare anche con gli organi di informazione. L’avvocato della madre, intanto, spiega di aver sconsigliato alla donna di partecipare ai funerali.
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Chi l'ha visto continua a seguire da vicino il caso di Loris, il bambino di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina. Dopo aver ripercorso quelle che sono le novità principali di questi ultimi giorni, l'inviata della trasmissione ha intervistato il Procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia, il quale ai microfoni della trasmissione condotta da Federica Sciarelli ha fatto un appello alla popolazione, chiedendo a chiunque sappia e abbia visto qualcosa, di parlare. Ma la novità è la richiesta di farlo non solo tramite le Forze dell'Ordine e la Procura, bensì anche tramite i mezzi di informazione e promettendo, per quanto possibile dalla legge, l'anonimato. Non è il primo appello, ma con questo si conferma che le indagini sono ancora aperte e che tutto può indirizzare verso una svolta in un caso che vede Veronica Panarello, la madre del bimbo, in carcere, accusata di omicidio.

L'appello del Procuratore

Il Procuratore ha detto: "È nostra – degli investigatori, di Rota (il sostituto procuratore, ndr) -, ferma convinzione che nella cittadina molte cose siano note e che qualcuno possa aver visto qualcosa che sussurra a mezza bocca senza farne una comunicazione ufficiale, che può essere anche quella agli organi informazione – anche alla vostra trasmissione – e non solo alla Procura o alle Forze dell'Ordine. Per ora non è successo e posso anche capirlo, ma questa con voi è una buona occasione per rinnovare l'invito a chiunque fosse a conoscenza di fatti accaduti il 29 novembre di cercare di farceli pervenire, anche con segnalazioni di cui potremo garantire anonimato. Un modo per darci la possibilità di andare oltre i dati acquisiti".

L'avvocato difensore: "Ho sconsigliato alla madre di andare al funerale"

Intanto alla mamma di Loris è stato confermato che non potrà partecipare ai funerali del figlio che si terranno domani. Sempre in trasmissione il suo avvocato difensore ha detto di aver consigliato alla donna di non andarci: "La si.ra panarello mi ha pregato di presentare istanza per partecipare a funerale. L'ho sconsigliata, perché ritengo di muovermi con giusta misura. Le ho spiegato l'inopportunità derivante da tanti fattori che le ho rappresentato. Dove si metterà lei? Con le manette vicino alla bara con suo marito? Defilata con la Polizia penitenziaria? Assieme a suo padre e sua madre, la Polizia e le manette?".

La Panarello non sa che il marito ha cambiato avvocato

Sempre l'avvocato ha confermato che la mamma di Loris non è a conoscenza del fatto che il marito ha deciso di cambiare avvocato e che non sarà una notizia che la Panarello prenderà bene, soprattutto visti gli effetti che l'hanno portata, nei giorni scorsi, a scrivergli una lettera pregandolo di crederle: "Non sa che il marito ha nominato difensore di fiducia. Non le è stato comunicato, ma appena lo saprà credo che ci rimarrà molto male. Ieri ho saputo che gli ha scritto una lettera, il giorno del compleanno del loro figlio".

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Il peluche legato con le fascette

Chi l'ha visto ha mostrato le immagini di un peluche legato alla culla con delle fascette. Il padre di Loris, infatti, nei giorni scorsi ha dichiarato che la madre non aveva mai usato le fascette, per quello che ne sapeva, a differenza del figlio che le aveva usate per legare un peluche alla culla del fratellino.

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