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Myrta Merlino: “Il dress code di Daria Bignardi è surreale”

Myrta Merlino, conduttrice del programma di La7 “L’aria che tira”, non è d’accordo con il dress code suggerito dalla direttrice di Rai 3, Daria Bignardi. La giornalista è convinta che l’autorevolezza di una persona si costruisca con il duro lavoro e la professionalità e non con lo stile adottato.
A cura di Daniela Seclì
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Nei giorni scorsi, Il Messaggero ha svelato quello che sarebbe il dress code suggerito dalla direttrice di Rai 3, Daria Bignardi, ai presentatori e alle presentatrici della sua rete. Tra le altre indicazioni si legge: "Niente più abiti fascianti, niente tubini, rigorosamente banditi quelli di colore nero. Per gli uomini completo classico (gessato e non) con camicia e cravatta di buon gusto". Inoltre, la Bignardi avrebbe bandito il tacco 12, gli orecchini vistosi e le scollature troppo profonde.

Il dress code di Daria Bignardi ha fatto il giro del web e ha suscitato le prime reazioni. Secondo quanto riportato da Repubblica, Myrta Merlino, conduttrice del programma di La7 "L'aria che tira", si è detta contraria:

"Trovo tutto questo surreale. Col tacco 12 o con le ballerine io sono la stessa persona. Io mi vesto come mi va di vestirmi. E non giudico le persone in base agli abiti, me le ricordo per quello che dicono. Non è il mio modo di vedere la vita […] Lo stile è una cosa molto rara. Ma insisto: sei quello che fai, non quello che ti metti addosso. Per strada mi fermano le persone di 70 anni ringraziandomi perché parlo dei loro problemi. Importa poco se metto tubino e tacco 12. È ovvio che eviterei le cose fuori misura, ma sì, sono convinta che l’autorevolezza te la costruisci col lavoro e nel tempo, un fattore molto importante. Assolutamente non ha nulla a che fare con quello che ti metti".

Daria Bignardi: "Nessuna imposizione, è una condivisione semmai"

Intervistata da "Il foglio", Daria Bignardi ha fatto alcune precisazioni a riguardo: "Abbiamo ragionato su alcuni cambi di stile. Cambieremo nei programmi del day time le scenografie, le grafiche, le luci, e abbiamo pensato anche di ragionare su uno stile aggiornato per chi andrà in onda. Senza troppe cofane in testa o cravattoni. Accortezze, eleganza. Nessuna imposizione, è una condivisione semmai".

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